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RTA Planet
The Neighbourhood pubblicano oggi il loro nuovo e attesissimo album in studio dal titolo (((((ultraSOUND))))) su etichetta Warner Records. Il loro primo album in cinque anni segna un sicuro ritorno alla forma. Fondendo elementi di Brit-pop con la distintiva identità alt-rock della West Coast della band, (((((ultraSOUND))))) combina voci delicate ma graffianti, avventurandosi in territori sonori più oscuri e cupi. Temi di rinascita, crepacuore e introspezione percorrono le 12 tracce dell’album, catturando l’evoluzione del gruppo sia dal punto di vista sonoro che personale. (((((ultraSOUND))))) ha preso forma ai Conway Studios di Los Angeles insieme al collaboratore di lunga data Justyn Pilbrow, prima di essere completato ai The Beehive di Van Nuys con il produttore Jono Dorr. La tracklist completa.qui di seguito

Un pezzo che viaggia su sonorità urban fresche e di stampo west coast, ma che parla dritto al cuore della nostra realtà. Con rime ironiche e pungenti, Momby racconta l'instabilità che viviamo tutti: dal lavoro all’amore, "Precario" è il manifesto di una generazione in bilico.


25 anni, figlio dell’underground partenopeo, anima dei Thru Collected, forte personalità artistica e penna diretta, sperimentatore seriale e artigiano contemporaneo di un personalissimo blend di generi e sonorità: SANO annuncia il suo disco d’esordio Opopomoz. “Privilegio Stupendo” è la focus track di “Opopomoz”, il disco d’esordio o di SANO. È la prima canzone scritta del progetto, nata insieme a Drast (PSICOLOGI) e Luckylapolo (Thru Collected), e prodotta da Drast e Rainer Monaco. Il brano è forse l’episodio più pop e “aperto” mai realizzato dal cantautore napoletano, che conserva comunque la sua scrittura unica e peculiare, fatta di immagini forti e dirette “Privilegio stupendo” è infatti una canzone d’amore 3.0, in cui il sentimento viene raccontato in termini metaforicamente politici — “adesso appoggia le tue labbra sulle mie che ho scelto di morire per le idee”, “mi lascio privatizzare dalla tua bellezza” — fondendo romanticismo e pensiero critico. È il risultato dell’esigenza di fare ordine nella propria arte, di emanciparsi e di riformulare la propria attitudine al fare musica cercando di essere più comprensibile, più immediato, senza abbandonare o rinnegare le radici e il percorso intrapreso fino ad ora. E questo SANO lo fa mettendo nel disco qualcosa che gli è sempre appartenuto ma non aveva mai esplicitato: la sua anima (anche) pop, l’approccio melodico nella scrittura dei pezzi e la voglia di fare “canzoni” nel senso più puro del termine.

La sensazione di sapere che un terremoto sta arrivando ma non è ancora in atto, quell’attimo sospeso prima che tutto crolli, dove la paura e la lucidità convivono nella stessa stanza: "Ballavi", il nuovo singolo di KAPUT feat Francesca Michielin, è questo esatto momento, la descrizione dell’istante in cui capisci che un amore profondo è arrivato alla fine, mentre l’altro è ancora dentro casa tua e balla per dimenticare. "Quando ho avuto il privilegio di scrivere “FRANCESCA” insieme a Francesca Michielin e Galea (Claudia Guaglione) - racconta KAPUT - ho chiesto a Francesca di ascoltare un’altra canzone che avevamo scritto: “Ballavi”. Ricordo bene il momento in cui le ho inviato la mia prima demo: ha risposto immediatamente dicendo che era tanto tempo che non leggeva un testo così bello. Tramite quell’intesa istintiva con le parole, ho capito di aver trovato l’artista giusta con cui condividere una storia capace di accomunare due persone di genere diverso ma della stessa età, che intendessero perfettamente il momento che ho provato a disegnare. È stata lei a esprimere il desiderio di curare la produzione vocale insieme a Etta (prod.). Il legame che abbiamo sviluppato a seguito delle nostre scritture ci ha portati spesso a confrontarci su dinamiche sociali ed etiche della nostra età e del nostro lavoro. Averla ritrovata, insieme, su “Ballavi” mi rende onorato di conoscere una vera artista".

MR.RAIN, il cantautore multipremiato con 24 dischi di platino e 5 dischi d’oro, che con i suoi testi fortemente emotivi e le melodie potenti riesce a creare un’atmosfera intima con chi lo ascolta, torna con un inedito dal titolo ‘EFFETTO MICHELANGELO’ (Warner Records / Warner Music Italy) che, anche questa volta, tocca in modo profondo e sincero il tema dell’amore nella sua più alta espressione.

“Ddoje Criature” (Atlantic Records Italy/ Warner Music Italy), il nuovo singolo di Deddè, selezionato tra i 24 brani partecipanti a Sanremo Giovani. Il titolo, in dialetto napoletano, significa “due bambini” e racconta l’amicizia tra due ragazzi cresciuti insieme tra giochi in strada, urla dalle finestre delle mamme e prime corse per le vie del quartiere. Scritto insieme a Emmanuel Di Donna e Davide De Blasio, il brano è la fotografia di momenti semplici e legami autentici: ricordi che restano impressi nel tempo e celebrano rapporti capaci di resistere alla distanza e ai cambiamenti. Ogni verso richiama frammenti di vita quotidiana: le partite improvvisate, le serate passate a cantare e a sognare, le notti di confidenze. Musicalmente, “Ddoje Criature” porta avanti la cifra stilistica di Deddè, unendo la modernità dell’urban-pop a un’anima profondamente radicata nella cultura napoletana. Il brano alterna momenti intimi ed esplosioni emotive, costruendo un crescendo che restituisce l’affetto e la complicità di un legame speciale. Con questa uscita, Deddè conferma il suo percorso di crescita artistica e personale, mostrando un lato più intimo della sua scrittura, capace di trasformare memoria e amicizia in racconto, dimostrandosi come una delle voci emergenti più sincere e autentiche del panorama musicale italiano. “Ddoje Criature” non è solo una canzone: è una dedica ai ricordi che ci accompagnano nel tempo. Musica che diventa abbraccio, conforto, testimonianza di un affetto che non svanisce.

Dopo il successo dell’ep “La Cura”, che ha debuttato nella TOP5 degli album più venduti della settimana alla #6 della classifica dei prodotti fisici - con la traccia “Fanculo” insieme a Marracash alla #7 della classifica dei singoli più venduti - 22simba torna con un nuovo tassello del suo progetto. Con “We Shine” 22simba si conferma una delle penne più autentiche e spontanee della nuova scena italiana. Prodotto da Timon “We Shine” è un viaggio che parte dal rumore della folla, filtrato dall’inear, e arriva al peso delle assenze, al senso di rivalsa, all’urgenza di vivere il presente senza perdere di vista le radici. 22simba mette al centro la sua generazione, quella cresciuta senza garanzie ma con un senso feroce di appartenenza. Racconta la fame, il peso degli amici veri, la responsabilità di portare con sé chi ha condiviso le difficoltà. Tra riferimenti intimi e dichiarazioni di forza, l’artista costruisce un ritratto di sé lucidissimo: quello di un ragazzo che ha trasformato il dolore in ambizione e l’ambizione in luce..


l nuovo singolo degli Humana, “Camden Town”, è un omaggio vibrante al movimento che dagli anni ’70 e ’80 ha cambiato per sempre la storia della musica e della cultura alternativa. Il brano cattura l’anima ribelle del celebre quartiere londinese, simbolo di libertà, espressione e rivoluzione artistica, trasformandola in una scarica di energia contemporanea. “Camden Town” non è solo una canzone, ma un ponte tra epoche e città: un dialogo tra la Londra punk delle origini e la Milano di oggi. Il videoclip, girato nel quartiere Barona, ne incarna perfettamente lo spirito. Qui, dove la rigenerazione urbana incontra la creatività collettiva, arte e musica diventano strumenti di rinascita, restituendo voce e colore a un territorio vivo e in costante trasformazione. Tra chitarre rock, strofe rappate che richiamano i Faith No More e inserti elettronici che strizzano l’occhio ai Subsonica, il brano esplode in una fusione di suoni e generi che celebra la contaminazione come forma di libertà. Il video alterna playback e performance in una narrazione che unisce passato e presente, Londra e Milano, mito e realtà: un crossover sonoro e visivo che inserisce gli Humana nel quadrante più visionario della scena pop-rock italiana.

I TURNSTILE hanno ricevuto cinque nomination alla prossima 68a edizione dei Grammy® Awards. Il nuovo album della band di Baltimora, NEVER ENOUGH, ha ottenuto nomination nelle seguenti categorie: "Miglior Album Rock", "Miglior Canzone Rock" (“NEVER ENOUGH”), “Miglior Performance Rock” (“NEVER ENOUGH”), “Miglior Performance di Musica Alternativa” (“SEEIN’ STARS”) e “Miglior Performance Metal” (“BIRDS”). Le nomination rendono i TURNSTILE i primi artisti ad essere nominati nelle categorie Rock, Alternative e Metal in un solo anno.

"i hate this tune", il nuovo singolo dei Royel Otis estratto dal loro ultimo album "hichey" uscito quest'anno. Il duo indie-pop australiano toccherà l'Italia con il suo tour il prossimo 03 Dicembre per un'unica data al Fabrique di Milano,

Con “MALAMOCCO”, Rettore ci conduce in un viaggio tra mare e memoria, tra la leggerezza del pop e la profondità di un racconto intimo e surreale. La canzone prende il nome da Malamocco, suggestiva località della laguna veneziana, luogo dell’anima dove passato e presente si incontrano, tra malinconia e rinascita.

“FENOMENALE” è il ritratto sincero di un momento di crescita: quello in cui si impara che le verità dette a metà finiscono per pesare intere. Non c’è rancore, non ci sono colpe: c’è una rassegnazione lucida che accetta ciò che è stato e allo stesso tempo invita a non ripetere gli stessi errori. Prodotta da Kyv e scritto da Joseph, Kyv e Frada, musicalmente il brano si muove su un ritmo che accarezza la pista da ballo: la leggerezza diventa lo spazio sicuro da cui rileggere la storia con un sorriso nuovo. Una canzone che nasce dal dolore ma cerca l’aria aperta, che racconta la vulnerabilità senza smettere di far muovere il corpo.

“Panna sPray” nasce nel 2024, inizialmente chitarra e voce, il brano è poi rinato insieme a Erin nella casa tra le montagne toscane dove i due artisti si rifugiano per creare musica. Il singolo racconta la fine di una relazione segnata dalla paura di non essere in grado di gestire la forza di un sentimento troppo grande, un momento in equilibrio tra amore e fuga fotografato grazie a un linguaggio sospeso tra realtà e visione. Piccolo costruisce un immaginario surreale e malinconico, in cui l’ironia si mescola alla vulnerabilità. La produzione conserva la delicatezza delle origini, lasciando spazio alla poeticità del testo. “Panna sPray” appartiene a una raccolta di 6 brani che funge da preludio per il nuovo album di Piccolo “Stellar Boy”

Il brano, un irresistibile inno dance-pop con un seducente tocco francese, è nato dall’incontro dei Rum Shakers con la giovane e carismatica artista Chloe Edgecombe, mentre si esibiva fuori da una stazione della metropolitana di Parigi. È un racconto romantico e appassionato basato su una storia vera: mentre Chloe si esibiva per le strade di Parigi, si è presa una cotta per un affascinante sconosciuto che passava spesso di lì. Anche se tra loro si percepiva una forte chimica, nessuno dei due ha mai trovato il coraggio di rompere il ghiaccio. Poco dopo, lei si è trasferita altrove e, anche se non lo ha più rivisto, non riesce ancora a smettere di pensare a quel ragazzo. Affascinati da questa storia ambientata nella città dell’amore, i Rum Shakers inviano un chiaro segnale allo sconosciuto per cui Chloe aveva provato un sentimento così intenso. Forse riconoscerà la sua voce unica o si rivedrà in “Lolita”? Una romantica “bottiglia nel mare” dell’era digitale che esplora profondamente sentimenti come l’attrazione, il rimpianto per le occasioni mancate e la nostalgia per una persona speciale — il tutto su una traccia dal sound moderno ma intriso di dolce malinconia.

Baby K, l’artista dei record, l’unica artista femminile a raggiungere il Disco di Diamante, a superare il miliardo di visualizzazioni su YouTube con un brano, a rimanere per 11 settimane consecutive al n. 1 della classifica ufficiale Fimi/GFK, torna con il nuovo singolo "DIMMI DIMMI DIMMI" (Columbia Records/Sony Music Italy). Il nuovo brano, prodotto da Massimo Macs Barberis, arriva dopo l’uscita a giugno di “Follia Mediterranea” che costituiva la prima parte di una trilogia in musica e di concetti iniziato con l’estate ma che continua tutto l’anno. DIMMI DIMMI DIMMI è appunto il secondo capitolo: dopo la pelle, arrivano le parole. È qui che l’oggetto si fa voce, e comincia a scoprire cosa significa essere umano. Dimmi Dimmi Dimmi è il gioco dell’orgoglio, della gelosia e del desiderio travestito da curiosità e pettegolezzo. Perché anche questo è umano: non volerlo ammettere, ma sapere che qualcuno inevitabilmente lo leggerà negli occhi.

VASCO LIVE 2025 - THE ESSENTIALS, già in prevendita, è un progetto originale. Un esperimento che, oltre a scatenare emozioni e ricordi degli strepitosi Live 2025, ha il valore aggiunto di farsi ascoltare come se fosse un disco di studio. Le 21 canzoni che lo compongono (per un totale di 99 minuti circa) sono state estrapolate dalla scaletta ufficiale e sono le “essenziali”: quelle cioè indispensabili a esaltare il concept del concerto di quest’anno, CELEBRARE LA VITA. Ne è nato, con la complicità di Vince Pastano, un album che pone volutamente più attenzione alle liriche, in una scaletta ideale che parte da “Vita Spericolata” fino alla consapevolezza che noi SIAMO una Vita Spericolata, una vita vissuta intensamente, libera da condizionamenti e Senza rimpianto, il finale di “Se ti potessi dire”, cantato in coro e a loop. “Se vogliamo celebrare la vita, quale miglior canzone d’apertura se non Vita Spericolata” – dice Vasco in un incontro con i fan - “Tutti i brani che vengono dopo in scaletta dovevano essere collegati. Tutte le mie canzoni sono delle polaroid di vita, di certe sensazioni che proviamo. Ad un certo punto ho capito che NOI siamo una vita, una vita spericolata”. Vince Pastano aggiunge: “I nuovi arrangiamenti non vogliono sostituire le versioni originali dei brani, che sono immortali. Sono nuove riletture, che insieme in scaletta creano un vero e proprio concept”.

“Naufragare” è una corsa a cuore aperto dentro contraddizioni, fragilità e desideri di fuga, raccontati con la scrittura cruda, poetica e lucidissima che contraddistingue il progetto dell’artista. Nel brano convivono ironia e disperazione, dolcezza e cinismo, sogni che affondano e la tentazione irresistibile di lasciarsi andare alle onde. Alla base del pezzo c’è un’esperienza umana precisa. Tropico racconta il tentativo di mettersi nei panni di un’umanità che fatica a riconoscersi nella sua visione del mondo: quella che si nutre di televisione spazzatura, che vota i personaggi invece delle idee, che decide come si può o non si può amare, che minimizza il femminismo, che ricorda un solo Morandi, che evade le tasse, che parla di guerra e pace come fosse allo stadio. Il brano nasce proprio dal tentativo di capire se, nonostante tutto, esistesse un punto di contatto. La risposta arriva in un giorno qualunque, al mare, quando l’artista si ritrova davanti il “prototipo perfetto” di questo tipo umano e scopre che, di fronte al mare, tutte le imbecillità sembrano sparire. Il mare piace a tutti. E in quel frammento di normalità, Tropico ha intravisto un barlume di umanità condivisa. Da lì la scelta di immergersi completamente in quel punto di vista, per provare a capire “cosa spinge una persona così lontano dalla bellezza”. “Naufragare” è quindi una fotografia emotiva del presente, dei suoi giudizi e delle sue ipocrisie, ma anche della voglia profonda di sparire un attimo per capire cosa resta davvero. Il singolo è estratto dal nuovo album Soli E Disperati Nel Mare Meraviglioso, un lavoro nato da un’esperienza profonda di perdita e rinascita. Tropico mette a nudo il senso di vuoto, l’abbandono e la fatica del lasciare andare, ma anche la forza di ricominciare e il ruolo salvifico delle persone e della musica. È il disco più personale e diretto del cantautore: guidato e prodotto in prima persona, ma allo stesso tempo arricchito da un numero inedito di collaborazioni.

“level out” inizia in modo semplice, con un arpeggio acustico e la voce meravigliosamente espressiva di Chelsea. Ma mentre descrive i suoi tentativi di ritrovare l’equilibrio dopo una devastante rottura amorosa, diventa chiaro che nulla è davvero semplice. Mentre la musica si apre in un suono pieno e confortante, lei implora un po’ di stabilità: “Some days I think that I’m better off, til a car passes that looks just like yours / Don’t get me started on our favorite songs / Just one line, there’s a lump in my throat / When will the highs and lows level out?”. “Direi che non entrerò in una relazione per molto, molto tempo,” ha scritto Chelsea quando ha anticipato il brano ai suoi follower sui social — quasi 500.000 tra TikTok e Instagram. Anche se finora ha pubblicato pochissimi brani, Chelsea conta già quasi mezzo milione di ascoltatori mensili su Spotify, dove il suo singolo autoprodotto di agosto, “halfwaythru”, ha superato 2,5 milioni di stream. Quel brano descriveva poeticamente gli ultimi giorni di una relazione, con Chelsea che sceglieva l’amore per sé stessa piuttosto che perdersi. Sempre più conosciuta per la sua voce espressiva e la connessione genuina con chi l’ascolta, Chelsea ha costruito una comunità che valorizza l’onestà e l’autenticità tanto quanto il suono e lo stile. Il suo percorso creativo è iniziato online, dove ha guadagnato notorietà su TikTok grazie alle sue performance vocali e ai contenuti spontanei e sinceri. Da semplici cover e momenti quotidiani, è presto passata a condividere la sua musica originale — incantevole e profondamente personale.

È “Esibizionista”, il nuovo singolo di Annalisa e tratto dal nuovo album “Ma io sono fuoco” che, uscito il 10 ottobre, ha debuttato direttamente al n. 1 della classifica di vendita. Ironia pungente, disincanto scanzonato, per un brano simbolo di questo album che ancora prima di arrivare in radio a cominciato a scalare le classifiche. Annalisa mette in scena la seduzione, l’inganno, la presa di coscienza, e lo fa con ironia, stile e provocazione, raccontando senza sconti episodi di vita noti a tutti. Sei mai stata crocifissa Per ingenuità? Succede alle ragazze per bene Il nuovo album “Ma io sono fuoco” è un progetto musicale dove il tema del tempo si unisce a quello del fuoco – simbolo di emozioni forti, trasformazioni interiori e affermazione di sé – declinato in varie forme attraverso tutti gli 11 brani che lo compongono. Il fuoco assume molteplici significati: passione, rabbia, cambiamento, resistenza, identità. Fuoco come scintilla creativa quindi, ma soprattutto come trasformazione.

“Ullallà” è un valzer che rompe le regole del cantautorato pop moderno. Il brano si apre come una presa diretta in un dimenticato bar di provincia, con un'intro recitata da cui si sviluppa il racconto della voglia di innamorarsi tipica dei vent'anni, parallelamente alla fatica di crescere e all’incertezza del futuro, attraverso immagini vivide e piccoli dettagli evocativi della vita di tutti. "Ullallà è un brano che ti colpisce e ti sorprende, che ti fa sentire piccolo di fronte alle grandi domande della vita, ma al contempo capito nel profondo, nel semplice gesto di condividere un ballo, anche se incerto, con chi vive le nostre stesse paure quotidiane."

Si intitola “Radio Erotika” il brano con cui cmqmartina, anima elettronica tra cantautorato e clubbing, è in gara a Sanremo Giovani. Un racconto emotivo sospeso nella notte, tra battiti e pensieri, che accompagna la cantante tra i 24 artisti in corsa verso la finalissima di “Sarà Sanremo”, pronta a portare il suo mondo sonoro su uno dei palchi più importanti per la musica italiana.

Voce intensa e scrittura autentica, Angelica trasforma la fragilità in punto di forza. E con "Mattone" conferma di essere un'artista dotata di una speciale sensibilità, in grado di aprire una finestra sulla propria vulnerabile interiorità, per esplorarla, ascoltarla e prestarle la voce. “Mattone” è un brano introspettivo, che racconta con sincerità la depressione, il peso delle emozioni e infine la volontà di imparare a stare male in modo normale. "Mattone rappresenta il peso insopportabile di due lutti importanti della mia vita. Parla del dolore che mi ha procurato questa perdita improvvisa e significativa e di quanto mi abbia resa fragile e inerme di fronte al mio rapporto con il dolore, con il mondo e con me stessa. Parla di un’impotenza che, all’inizio, mi ha strappato la voce, ma che col passare del tempo me l’ha riscritta, facendomi morire e poi rinascere" (Angelica)

“SPIAGGE” è una synth ballad che racconta l’amore con una scrittura delicata e un’armonia che cresce in modo naturale. L’apertura al pianoforte introduce un’atmosfera intima e sospesa, lasciando che la voce trovi il suo spazio e accompagni chi ascolta dentro la storia. La penna di SENZA CRI conserva la sensibilità del cantautorato italiano, intrecciando emozione e racconto con semplicità. Con l’arrivo dei synth e della ritmica il brano si allarga, acquistando profondità e respiro, mentre il ritornello, essenziale e immediato, diventa un punto d’approdo per chi si riconosce nelle forme più sincere dell’amore. SENZA CRI descrive così “SPIAGGE”: «Questo brano è il racconto di un amore puro, che sta nei piccoli dettagli, nel crescere insieme. Associo chi amo al mare, qualcosa che ho sempre amato ma che va compreso. Io vengo dal mare e chi viene dal mare sa che il mare è tuo amico ma è anche imprevedibile, solo uno stupido non ne ha paura. L’amore è come il mare: qualcosa da conoscere e scoprire, ma che può spaventare. L’emotività è anche questo. È una corrente che si può scegliere di seguire oppure no. Il mare è una danza da fare in due. Con “Spiagge” volevo racchiudere una persona nel suo elemento. Il nostro amore nell’eternità di una canzone, comunque sia, comunque vada, comunque andrà.»

“UN BEL CASINO” è una ballad intensa, capace di coinvolgere sin dal primo ascolto. Racconta una storia d’amore in cui è facile immedesimarsi, fatta di sentimenti forti, contraddizioni e ricordi che non smettono di tornare. Nonostante la giovane età, Petit dimostra una sorprendente maturità emotiva e musicale: il brano riflette un percorso personale profondo, e il ritornello resta nella testa e nel cuore, spingendo a cantarlo a squarciagola. «È una canzone che parla di un amore forte e confuso, di quelli che ti restano addosso anche quando finiscono» racconta Petit. «Due persone che si sono amate tanto, forse troppo, e ora si ritrovano lontane, a parlarsi solo attraverso uno schermo. Lui vorrebbe dirle che, nonostante tutto, la ama ancora; che ha perso se stesso cercando un senso; e che ogni ricordo - Roma, il motorino, le risate - fa ancora male, ma anche bene. È la storia di un amore che ha fatto caos, ma era vero. Un bel casino, sì, ma il loro.» “UN BEL CASINO” segue i singoli “VITAMÌ”, “VIVERE DA MORIRE” e “MEZZANOTTE”, tappe fondamentali nel percorso di Petit. “MEZZANOTTE”, prodotta da Dardust, mescola atmosfere elettroniche e orchestrali per raccontare l’amore tra desiderio e distanza. “Vivere da morire”, nata con il trio ROOM9, è una ballad intensa che esplora un amore che persiste nei ricordi e nei gesti quotidiani. “VITAMÌ”, prodotta da Gianmarco Grande, è un brano dal ritmo travolgente e dalle sonorità reggaeton che racconta il desiderio, la complicità e la leggerezza di un’estate vissuta a pieni respiri.

Seltsam racconta la vita di tutti i giorni, quella vera, fatta di piccole sfide, sogni semplici e momenti in cui ci si riscopre fragili. Niente di fantasioso o sopra le righe: solo la realtà che ogni ragazzo vive, con le sue paure, i suoi desideri e la voglia di restare un po’ bambino anche quando il mondo ti chiede di crescere in fretta. Le sue canzoni sono un invito a difendere quel fanciullo che è in noi e a ricordarci che vivere davvero significa non smettere mai di sentire.

Il brano, che sarà presentato sul palco di Sanremo Giovani martedì 18 novembre in seconda serata su Rai 2, è una power ballad intensa e viscerale, capace di mettere in risalto la straordinaria sensibilità interpretativa e la potenza vocale di Nicolò. In "Laguna", le onde diventano metafora dei ricordi d’amore che riaffiorano senza mai dissolversi del tutto. Un dialogo tra luce e ombra, melodia e malinconia, che racconta la bellezza di ciò che resta, anche quando tutto sembra perduto.

“Mon Amour” il brano che PRINCIPE, artista classe 2004 originario di Bologna, porterà sul palco di Sanremo Giovani, in gara tra i 24 protagonisti di questa nuova edizione. Da oggi il singolo è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Sul palco di Sanremo Giovani l’artista si prepara a conquistare tutti con la sua autenticità, portando sul palco una “normalità straordinaria”, grazie a un pop uptempo che risulta fresco e immediato sin dal primo ascolto. “Mon Amour” suona hit sin dal primo play, con chitarre energiche e batterie ritmate che trasmettono pura adrenalina. Divertente, dinamico e contagioso, “Mon Amour” è un invito a lasciarsi andare, a ballare anche quando la vita sembra troppo complicata e a trovare la vera bellezza proprio nella quotidianità. Così, PRINCIPE porta con se la forza della normalità, trasformandola in musica ed energia per connettersi davvero al proprio pubblico.

“Sottovoce” nasce dall’esigenza profonda di raccontare un percorso difficile ma consapevole. Mimì crea un brano che vive in equilibrio tra forza e fragilità, costruito lentamente tra parole, suoni e pensieri nati dal suo diario personale. "Sottovoce" mette al centro un processo profondo: imparare ad allontanarsi da una persona cara quando quell’affetto inizia a far male, un gesto difficile, quasi silenzioso, che richiede coraggio, lucidità e una nuova forma di tenerezza verso sé stessi. L’artista racconta le fasi di questo percorso con grazia, scavando nella complessità delle relazioni e nella bellezza delle emozioni non dette.

JESON, artista, cantautore e autore romano, entra ufficialmente tra i 24 semifinalisti di Sanremo Giovani con il suo inedito “Inizialmente tu”. Dopo le audizioni dal vivo, che ieri pomeriggio l’hanno visto esibirsi a Roma insieme agli altri 34 artisti selezionati di fronte alla Commissione Musicale composta dal Direttore Artistico Carlo Conti e dalla giuria che include: Claudio Fasulo, Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, il suo nome è stato annunciato tra quelli che proveranno a conquistare la finalissima di “Sarà Sanremo”. Con una scrittura che unisce introspezione e contemporaneità, Jeson si è affermato negli ultimi anni come una delle voci più autentiche e riconoscibili della nuova scena cantautorale italiana. Le sue canzoni parlano di amore, vulnerabilità e crescita personale, alternando sonorità urban e R&B a un linguaggio diretto, capace di arrivare in profondità. Con le parole, il cantautore traccia immagini concrete, che si rifanno alle sue esperienze, ma anche al vissuto degli altri, creando un racconto universale in cui ognuno può riconoscersi.

Dopo le audizioni dal vivo che l’hanno vista esibirsi a Roma insieme agli altri 34 artisti selezionati di fronte alla Commissione Musicale composta dal Direttore Artistico Carlo Conti e dalla giuria che include Claudio Fasulo, Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, il suo nome è stato annunciato tra quelli che proveranno a conquistare la finalissima di “Sarà Sanremo”. Con una voce magnetica e riconoscibile, Antonia sta costruendo passo dopo passo un percorso che mette al centro la ricerca di un sound moderno e internazionale, capace di unire intensità ed eleganza. La sua musica si distingue per l’equilibrio tra emotività e leggerezza, e per la capacità di fondere riferimenti pop e R&B in una cifra contemporanea e personale.

“Forse” è il nuovo singolo di Tommaso Paradiso da venerdì 14 novembre su tutte le piattaforme digitali per Columbia Records/Sony Music Italy. Dopo il successo di “Lasciamene un po’”, da settimane ai vertici delle classifiche radiofoniche, “Forse” apre un’ulteriore porta del nuovo attesissimo progetto discografico “Casa Paradiso”

Con Radio Mogadiscio - che arriva a distanza di quasi due anni dall’ultimo album “Realtà Aumentata” - i Subsonica oltrepassano il Mediterraneo spalancando le porte a nuovi scenari. A viaggi ed esperienze reali, come quella vissuta dalla band a Essaouira in Marocco durante la scrittura del nuovo album, e a suggestioni del tutto immaginarie. Il titolo della canzone rende omaggio alla storia vera del Colonnello Abshir Hashi Alì, che nella città di Mogadiscio in Somalia si è fatto custode di un prezioso archivio fatto di più di 100.000 canzoni - oltre a registrazioni di poesie, opere teatrali e molto altro - distribuite su nastri, cassette e dischi (oggi tutti digitalizzati) dal valore culturale inestimabile, sopravvissuto a una lunga storia di devastazioni, saccheggi e bombardamenti. La canzone è un vero viaggio tra memoria e speranza, un simbolo di apertura e di resistenza attraverso la musica. Racconta la band: «Radio Mogadiscio è una canzone che omaggia la libertà, l’ingenuità, la follia degli avventurieri di ieri e di oggi. E con loro lo spirito di chi, ancora prima ancora di imporsi una meta, sfugge dall’asfissia dei confini e delle imposizioni. È un brano senza meta, soleggiato da appunti di geografie immaginarie che oltrepassano, innanzitutto, le frontiere più vicine a noi. Il riferimento a Radio Mogadiscio e al suo prezioso archivio musicale, è un tributo ad una storia appassionante che ha come protagonista il Colonnello Abshir Hashi Alì, colui che da anni custodisce in una Somalia devastata da guerre e rivalità sanguinose, vecchi nastri pieni di sonorità visionarie che oggi fanno impazzire gli alternativi di mezzo mondo. E lo fa, talvolta a rischio dell’incolumità, nella certezza di proteggere parte fondamentale dell’identità di una nazione che un giorno vorrebbe poter rivedere unita e ricostruita». Aggiunge Marino Capitanio - Design Director della band - a proposito della cover «La copertina di “Radio Mogadiscio” raffigura un circuito radio immaginario a forma di Somalia; è una reliquia di comunicazioni perdute, un’eco che apre questo nuovo viaggio tra paesaggi interiori, memorie e trasmissioni dimenticate».

“In The Dark”, un inno pop-dance che arriva accompagnato dal videoclip ufficiale. Si tratta del primo brano della Gomez ad uscire dal suo album in collaborazione con benny blanco, “I Said I Love You First”, acclamato dalla critica e dal pubblico e che includeva il singolo “Sunset Blvd”, da settimane tra i brani più trasmessi dalle radio italiane. “In The Dark” vede la star multiplatino candidata ai Grammy collaborare con una lineup di produttori di prim’ordine: il vincitore di tre GRAMMY Award Andrew Watt (Lady Gaga, Halsey, Post Malone), Cirkut (Rosé, Charli XCX) e Louis Bell (Taylor Swift, Ed Sheeran). Assieme a Selena, figurano come autori Ali Tamposi (Dua Lipa, Camila Cabello) e Justin Tranter (Chappell Roan).

4Grigio presenta il suo nuovo singolo "Dimora", disponibile dal 14 novembre su tutte le piattaforme digitali. Un brano che attinge dalla tradizione cantautorale italiana, nella quale la melodia si adatta al testo, e non viceversa. La forte presenza degli archi enfatizza la solennità del tema, facendo da contrappunto al pianoforte che accompagna la voce per tutto il brano. Il fil rouge che lega le canzoni di 4Grigio è la sua capacità di saper emozionare. I suoi testi immersivi e visivi fanno sentire l'ascoltatore parte del discorso. Ne emerge sempre la sua sincerità, il fatto che ogni suo pezzo nasca da una riflessione o una necessità. "Dimora" non è da meno. "Dimora" è una contemplazione dell'universo e del nostro ruolo in esso. È l'esperienza di un uomo che osserva un cielo stellato; un momento catartico e spirituale nel quale tutti i mali del mondo scompaiono, per fare posto a un senso di meraviglia e di consapevolezza di qualcosa che è sempre stato lì, ma che è allo stesso tempo nuovo agli occhi del protagonista. "È una canzone nata dalla realizzazione che siamo parte di qualcosa di immenso. Viviamo la nostra esistenza ogni giorno, senza pensare al fatto che camminiamo su una sfera che viaggia a velocità impressionanti all'interno di uno spazio senza fine. Forse è un meccanismo di autodifesa che ci aiuta ad accettare l'incomprensibile. O forse è il fatto che in molti vivono in città, e non hanno la possibilità di osservare il cielo notturno, con la sua miriade di oggetti celesti. Volevo catturare quell'istante in cui si raggiunge una sintonia con l'universo, e ci accorgiamo di essere polvere di stelle."

Anoraa, all’anagrafe Aurora Vicinanza, rilascia il brano presentato alle selezioni di Sanremo Giovani: “Bruciare lentamente” è una canzone che racconta la stanchezza di vivere in un mondo che corre troppo in fretta. Parla di insicurezze, di quella sensazione di non essere mai abbastanza, e della paura di fermarsi. È un grido sincero contro la pressione di dover sempre dimostrare qualcosa, in una società che ci insegna a non perdere, ma mai a respirare. All’esterno, si corre, si lotta per sembrare forti, per non perdere, per tenere il passo. All’interno, c’è insicurezza, bisogno di autenticità, desiderio di pace e di relazioni vere. Il brano denuncia anche l’incapacità collettiva di accettare la sconfitta, la vulnerabilità, la lentezza. “Non sappiamo più perdere” è una parte del ritornello che sottolinea la crisi emotiva di una generazione che vive sotto l’ossessione della performance. “Bruciare lentamente” è un brano per chi si sente fuori tempo ma ancora pieno di fuoco dentro e sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming mondiali da venerdì 14 novembre.


il ritorno delle AnnoZzero con il nuovo singolo “Inconscio”, un viaggio emozionale e profondo che esplora il legame tra memoria, infanzia e identità. Un brano intenso, interpretato da Elena Borile e Maria Grazia Bozzini che conferma la sensibilità artistica e la visione autentica del duo. Un dialogo tra passato e presente “Inconscio è nata da un discorso intimo tra la me di ora e la me bambina, un testo nato dall’esigenza di esprimere sentimenti discordanti e pensieri altalenanti nella mia vita di tutti i giorni; un rifugio, uno sfogo, ma anche un abbraccio a quella bimba per dirle che tutto andrà meglio, perché accanto c’è una Elena grande e finalmente mamma.” — Maria Grazia Bozzini “Inconscio” è una confessione delicata, quasi sussurrata, che si apre come un diario interiore. È il racconto di una donna che guarda dentro sé stessa per riconciliarsi con la propria storia, affrontando la fragilità con coraggio e poesia.

Aurora Biosa presenta “Non mi perdo mai” – un inno alla forza interiore e alla rinascita Con “Non mi perdo mai”, Aurora Biosa firma un brano intenso e autentico, capace di raccontare la ricerca di sé stessi anche nei momenti di smarrimento. Attraverso una voce delicata ma decisa e una produzione moderna dalle sonorità pop–cantautorali, Aurora accompagna l’ascoltatore in un viaggio emotivo fatto di vulnerabilità, consapevolezza e rinascita. “A volte per ritrovarsi bisogna perdersi un po’, ma la bussola è sempre dentro di noi” – racconta Aurora Biosa a proposito del brano. “Non mi perdo mai” nasce dal desiderio di trasformare la fragilità in forza: una ballata che alterna momenti di intimità a esplosioni di energia, con un testo che parla di libertà, crescita personale e amore per sé stessi. Il risultato è un brano che tocca corde universali, capace di diventare colonna sonora per chiunque abbia attraversato momenti di incertezza ma non abbia mai smesso di credere in sé. Il brano Non Mi Perdo Mai e stato presentato alla seconda edizione del festival internazionale Voci Dal Mediterraneo, riscuotendo un grande successo e consenso da parte della giuria e della stampa presente.

"A Shadow in the Sun", il nuovo singolo di Onisco. Un brano che sa mescolare elementi elettronici dance a un cantato emozionante, profondo ed evocativo. Pop ed elettronica si fondono creando un sound originale, unico. "A Shawdow in the sun" è un brano su cui lasciarsi andare alla melodia e allo stesso tempo farsi cullare e riflettere con il testo. Onisco si guarda attorno in un mondo con ritmi che non riconosce, con uno stile che non è il suo. Nasce così una canzone per tutte quelle persone che hanno bisogno di una pausa, per tutte quelle persone che a volte si sentono un po' fuori posto. "In questo mondo troppo frenetico in cui è diventato difficile fermarsi un attimo anche solo per guardarsi negli occhi senza distrazioni, la solitudine a volte mi fa sentire inesistente e sola come un'ombra nel sole", così Onisco descrive il proprio brano.

Taken from their upcoming album 'Saints and Aliens' (January 9, 2026), the track blends lush, hypnotic alternative pop and spiritual jazz, evoking the sensitivity of Dido, the intimacy of Rhye, and the lyrical depth of Joni Mitchell. Written in one seamless burst of inspiration, the song explores the tender chaos of parenthood, inspired by Jenny Gillespie Mason’s experience supporting her son through anxiety, and captures the wild, expressive spirit that became the heart of 'Wolf Child'. Produced alongside Dougie Stu, the track opens the album with intimacy and wonder before it drifts into broader meditations on the soul’s evolution.

In meno di un mese il brano ha superato 45.000 ascolti su Spotify, confermando Francesco tra i talenti più amati di questa edizione di X Factor nonostante la sua uscita alle Last Call. “Harry e Sally” racconta la fine di un amore con delicatezza e autenticità, alternando malinconia e dolcezza. “E con chi ascolterò Battisti adesso, con chi guarderò i vinili in centro…?” Un pop contemporaneo e sincero, prodotto da Giovanni Cannarozzo, che fonde chitarre leggere, piano ed elettronica, esaltando la voce calda e riconoscibile di Francesco. Il titolo richiama la celebre commedia romantica americana, ma diventa qui una metafora di un amore reale, imperfetto e umano: “Volevo finisse come Harry e Sally”.

“Per sempre notte” è il brano che dà il titolo all’omonimo romanzo di Fabrizio Pocci, pubblicato da Ouverture Edizioni. Un romanzo musicale, come ama definirlo l’autore, in cui si intrecciano parole e musica: tra le pagine trovano spazio testi di canzoni edite e inedite, fra cui proprio “Per sempre notte”. Il brano, cantato a tre voci da Fabrizio Pocci, Bobo Rondelli e Jole, impreziosisce una melodia intensa e struggente, capace di riportare immediatamente il lettore–ascoltatore nel cuore della storia, fino al suo significato più profondo. “Spesso facciamo promesse che sappiamo di non poter mantenere – racconta Pocci – o forse le pronunciamo perché, in certi momenti, ci sembra più naturale farle piuttosto che guardare in faccia la realtà.” Il brano affonda le sue radici in un momento doloroso ma prezioso del percorso artistico e umano di Fabrizio. Nasce infatti dal legame con il suo grande amico e produttore Erriquez (Enrico Greppi, Bandabardò). “Per sempre notte” avrebbe dovuto far parte dell’album “Una vita quasi normale”, ma fu proprio Erriquez a suggerire di non inserirla: “Questo brano – disse – servirà a qualcos’altro. Ad altro rispetto a quello che stiamo facendo ora.” Tra loro c’era stata una promessa: scrivere qualcosa insieme — un progetto teatrale, delle canzoni, forse un libro. “Che ne dici? Un libro scritto a quattro mani… Ma sì, dai, facciamolo!”

Il frontman dello storico gruppo italiano Vernice, celebre per l’indimenticabile hit estiva “Su e giù”, torna con un nuovo singolo dal titolo “Ci metto il cuore” (Nazzareno Nazziconi per Anteros Produzioni S.r.l.), secondo estratto dal prossimo album “I grandi sogni”, prodotto da Fabrizio Angeli per Limited Music Trade S.r.l. con la produzione artistica di Andrea Fabiani. Dopo il successo di “Non lo so” - brano che ha riscosso un’ottima accoglienza di pubblico e di critica — D’Orazio propone un pezzo più immediato e pop, ma sempre fedele al suo stile inconfondibile. A dispetto del titolo, “Ci metto il cuore” non è una canzone d’amore, bensì un inno alla passione autentica, quella che spinge a mettersi in gioco fino in fondo, anche quando non conviene. Nella prima parte del brano, più scura e introspettiva, musica e parole raccontano di una persona che, animata da buone intenzioni e sincerità, finisce per creare problemi a sé stessa e a chi le sta intorno. La seconda parte, invece, si apre a una dimensione più luminosa e festosa, in un crescendo emotivo che riflette il percorso del protagonista. Dal punto di vista sonoro, “Ci metto il cuore” si presenta come un classico pop rock, caratteristico della scrittura di Stefano D’Orazio dei Vernice, in contrapposizione alle sfumature punk e alle atmosfere anni ’80 del precedente singolo “Non lo so”.

“Le donne governano il mondo, affrontano ogni sfida, ma conservano anche un lato tenero, romantico, vulnerabile. È questa la loro forza più grande.” La copertina dell’album raffigura Lia in abito da sposa, elegante ma con un’anima punk. È il giorno del suo matrimonio – ma lo scopriamo solo sui suoi social – con sé stessa. Un gesto simbolico che richiama il suo debutto “Songs of Myself” (2017): un invito a ritrovare fiducia, pace e amore dentro di sé, senza dipendere da nessuno. Come sempre, la letteratura è la bussola creativa di Lia Moss. Le nuove canzoni si ispirano a opere come “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne, “The Cancer Journals” di Audre Lorde, “My Own Words” di Ruth Bader Ginsburg, la poesia “Be a Lady They Said” di Camille Rainville e “Piccole donne” di Louisa May Alcott — autentici pilastri del pensiero femminista. Come racconta Lia Moss in merito al singolo "Overtime": "Grazie a questo brano ho finalmente abbracciato la mia energia femminile, quella scintilla che avevo perso e che per anni non riuscivo a ritrovare. Overtime è dedicata a tutte le bad bees!".

Dopo il secondo posto ottenuto a Tale & Quale Show, il celebre programma condotto da Carlo Conti in onda su Rai 1, Samuele Cavallo torna alla musica e presenta il suo nuovo singolo “Libero”, realizzato in collaborazione con Flavio Gismondi. In una stanza romana, accanto a un pianoforte, i due artisti si ritrovano per fare ciò che più amano: suonare, scrivere, raccontarsi. Da quell’incontro nasce un legame autentico, di quelli che solo la musica sa creare. Così prende vita “Libero”, una delle prime canzoni composte insieme, oggi finalmente pronta a vedere la luce. ‘Libero’ racconta la capacità di lasciare andare – spiega Samuele Cavallo – il coraggio di dire addio a un amore che ritorna come un’eco nella mente, e la nostalgia inevitabile che accompagna ogni rinascita. È un brano che parla di un amore acerbo e bruciante, ma anche della consapevolezza che solo lasciandolo andare si può ritrovare sé stessi. Con una melodia che cresce come un respiro, “Libero” restituisce tutta la fragilità e la potenza dei vent’anni, quando ogni fine somiglia a un nuovo inizio. È una canzone semplice, vera, istintiva: un frammento di vita trasformato in musica. Negli anni, Samuele e Flavio hanno seguito percorsi artistici distinti, ma di recente si sono ritrovati sul set di Un posto al sole. Da quell’incontro è riaffiorato il desiderio di riportare alla luce questa canzone, scritta oltre dieci anni fa e rimasta nel tempo come un piccolo gioiello da riscoprire.

Delivered as the lead track from her new EP ‘11.11’, ‘be careful what you wish for’ is a soaring heartbreak anthem that blends dreamy harmonies, bold choruses, shimmering production, and unfiltered honesty. Written in London after a moment of clarity and finished in Los Angeles with producer John McLucas, the song captures the bittersweet relief of moving on and the joy of finally dancing again. Recorded between Los Angeles, London, and Amsterdam, and brought to life at the legendary Metropolis Studios, '11.11' marks a confident and magnetic new chapter for Elfi.

Un mondo “Inverso”, fermo, dove è l’intero universo a girare Dopo i singoli Creta, Clearly, Crederai, Visto dal Fondo e Respiro, MaDai torna con Inverso: un nuovo capitolo di un percorso artistico in continua evoluzione. Il brano anticipa l’album che uscirà nel 2026. Un passo che non rappresenta un arrivo, ma l’inizio di un nuovo dialogo. “Pensi e penserai…” – spiega l’artista – “Il brano nasce dal bisogno di riflettere su cosa fare della propria vita e sull’amore che, spesso, sembra rivolto alla persona sbagliata, nel tempo e nello spazio sbagliati. Come se non esistesse un tempo – né passato, né futuro, né presente – capace di far coincidere le cose e renderle lineari. Così il mondo appare sempre al contrario: un mondo Inverso, immobile, mentre tutto l’universo continua a girare.” Maurizio Daidone, in arte MaDai: L’anima in viaggio tra musica e isola


7Dance is a music project that aims to revive the Eurodance sound of the 1990s. Drawing inspiration from the energetic and catchy melodies of that era, 7Dance brings back the nostalgic appeal of classic Eurodance hits.
With “The Drizzle,” Cat Lion turns inward. Rain on the window, a fire in the room, a name that still lingers - and the realization that love can fade while life keeps moving. The song captures the quiet after a breakup: love lost, a lesson learned - and yet the world still turns. Musically, it’s intentionally stripped back: steady pulse, warm melody, Cat Lion’s voice up close. No big drama - just a clear-eyed check-in with the truth. The lyrics look at a “yesterday” that felt certain and a “today” where only a second glance remains and the tears are real. “The Drizzle” is about letting go without sentimentality: honest, close, and quietly comforting - for anyone learning to live with the soft echo of a great love. It’s the fourth single from Cat Lion’s debut album “On My Cloud,” recorded at the legendary Sound Emporium Studios in Nashville.

Where You Should Go, the third song on the Better Angels album, is somewhat surprising for its cheerful tone. Transgalactica explain that it is a tribute to their mentor Steven Pinker and it would not be fitting to celebrate him in their usual gloomy modes. The additional irony is that the melody was inspired by Dear Prudence, The Beatles’ masterpiece which is far from cheerful itself.

Dopo i buoni riscontri dei precedenti singoli, “Vita” e “Vorrei” (quest’ultimo, uscito il 30 maggio, ha ormai superato le 6 mila visualizzazioni su youtube), il giovane cantautore ravennate cambia ancora prospettiva: il nuovo brano è un viaggio tra pensieri e silenzi. “Solamente” parla di chi, nelle avversità, trova in se stesso la propria ancora. Non un racconto nel dettaglio, bensì un viaggio tra pensieri e domande. “Al termine del quale – racconta Isma – c’è una sorta di upgrade, un passaggio necessario per accettare la propria tempesta interiore e uscirne fuori come elemento che porta sole”.

From Basel comes the perfect soundtrack for autumn: Older Now, the singer-songwriter project of Swiss musician Philipp Bäni, releases “Tide” — a delicate, atmospheric single full of depth and warmth. Fans of bands like Calexico or artists such as David Gray, as well as lovers of indie folk in general, will especially appreciate the Basel musician’s sound. Between earthy folk tones and dreamy melancholy, “Tide” draws listeners into a world where a rough-edged voice, clear songwriting, and a gently pulsing rhythm merge into an evocative sonic landscape.

Sette anni dopo il suo acclamato album di debutto da solista — che gli è valso un notevole paragone con il leggendario “Low” di David Bowie da parte di un critico musicale statunitense — e dopo l’uscita del suo secondo album “Melancholia Beach” nel 2024, il polistrumentista e artista elettronico Peter Zirbspresenta ora il suo nuovo singolo “Somewhere Else”. Il brano segna il ritorno di Zirbs alla propria voce, dopo numerose collaborazioni con, tra gli altri, l’ex cantante degli Archive Craig Walker, Loretta Who, Tom Walkden e Rob Bolland. « Somewhere Else ruota intorno al desiderio silenzioso di allontanarsi per un momento dal rumore. Non necessariamente verso un luogo che si possa trovare su una mappa — a volte si tratta di sfuggire alla tempesta interiore. Dopo aver lavorato con tanti cantanti straordinari nel corso degli anni, mi è sembrato giusto, e stranamente nuovo, riprendere in mano il microfono. L’atmosfera è volutamente vulnerabile, avvolta in un suono più ballabile di quanto tenda solitamente a fare. È una canzone che parla del desiderio di trovare un terreno più dolce, e forse di riuscirci anche solo per un attimo.»

'Into the Light' is the title track of award-winning artist/songwriter Aliza Hava's #1 charting new album. Produced by multi-platinum Grammy® winner Mikal Blue (whose credits include Colbie Caillat, Jason Mraz, OneRepublic), the song is an empowering, uplifting anthem that explores finding the courage to face one's fears and emerge from the darkness, triumphant and thriving.

Dopo un percorso fatto di scrittura autentica e sonorità raffinate, Alessandro Voccia presenta “Il tuo profumo”, un brano intimo e contemporaneo che fonde il linguaggio cantautorale con una produzione moderna e cinematografica. La canzone nasce da una riflessione sul ricordo e sulla presenza invisibile delle persone che abbiamo amato. “Ho comprato il tuo profumo per non sentirmi solo” — la frase simbolo del brano — racchiude il cuore del testo: la memoria emotiva che resta, anche quando tutto svanisce, lasciando un profumo che diventa metafora di ciò che rimane di noi negli altri.

Ci sono emozioni che non sanno dire il proprio nome, e forse proprio per questo sono le più vere. Da questa consapevolezza nasce “Manuale delle emozioni sconosciute”, il nuovo singolo di Max Serra, un autore che continua a intrecciare musica e parola con una sensibilità rara, capace di unire poesia, introspezione e semplicità disarmante. Il brano si muove come un respiro: essenziale, intimo, sincero. Una voce nuda e una chitarra acustica diventano il filo conduttore di un viaggio interiore che attraversa la memoria, la malinconia e la dolce paura di sentirsi vivi. Non ci sono effetti né sovrastrutture: tutto ruota attorno alla vibrazione di ciò che è autentico. In “Manuale delle emozioni sconosciute” la musica si fa spazio di accoglienza, una sorta di stanza aperta dove ognuno può ritrovare la propria voce. Le parole si muovono tra immagini delicate. finestre socchiuse, tramonti invisibili, lettere mai scritte , come se ogni verso fosse la fotografia di un pensiero che passa e resta.

Dopo " La mia moto " esce " Non mi sazio mai " ultimo singolo di Johnny Ponta prodotto sempre a Nashville presso il Riverfront Recording Studio di Pat Lassiter con musicisti di altissimo livello come Charlie Morgan (batteria e cori), Pat Lassiter (basso), Steve Hinson (pedal steel) e Mike Durham (chitarre). Nella sua trasferta a Nashville Johnny (chitarra, armonica a bocca, voci e cori) ha incontrato le sonorità della patria del Country. Con la sua caratteristica principale dei testi in italiano dopo diverse collaborazioni a distanza realizza un altro pezzo interamente arrangiato e registrato in America. Una canzone d'amore ispirata da particolari semplici ma che ci fanno vedere il mondo con gli occhi di chi ama quindi bellissimo. I cori di Charlie Morgan sono una chicca che rendono il pezzo ancora più interessante.

I FakeU7777 sono pronti a lasciare il segno sulla scena musicale con il loro attesissimo nuovo singolo, "Sogni d'oro", disponibile da oggi su tutte le principali piattaforme digitali. Per questo brano, la band ha scelto di intraprendere un viaggio sonoro inaspettato, affidando la produzione artistica a Roberto Bocchetti, noto per la sua versatilità e la sua passione per le sonorità pop e dance. Bocchetti ha osato spingersi oltre, realizzando per "Sogni d'oro" un arrangiamento Gospel Soul di forte impatto e intensità emotiva. "Con 'Sogni d'oro' abbiamo voluto esplorare una dimensione più profonda," dichiara il frontman dei FakeU7777. "L'intervento di Roberto è stato cruciale: ha preso il nostro brano e lo ha avvolto in un'atmosfera Gospel Soul incredibile, aggiungendo cori maestosi e un groove caldo che ne esalta il significato. È un pezzo che speriamo possa infondere speranza e serenità." L'arrangiamento, raffinato e potente, combina la melodia orecchiabile tipica del sound dei FakeU7777 con le armonie ricche e vibranti del Soul e del Gospel, creando un contrasto affascinante e coinvolgente.

Davide Pepe torna con il nuovo singolo "Fragile", una canzone che scava nel cuore delle emozioni umane e mette a nudo la vulnerabilità come forma di forza e verità. Scritta e prodotta dallo stesso artista, la traccia affronta il tema della fragilità emotiva con una delicatezza che si trasforma in potenza, intrecciando parole e melodia in un racconto intimo e universale. "Fragile" è il riflesso di chi si sente esposto, di chi vive le proprie insicurezze senza più nasconderle. Le immagini evocate nel testo — fatte di paure, silenzi e piccoli crolli — restituiscono tutta la bellezza dell'imperfezione. È nei momenti di debolezza che, come suggerisce la canzone, nasce la possibilità di una connessione autentica: riconoscere le proprie ferite diventa un atto di coraggio, un invito all'amore incondizionato. Il suono, dolce e malinconico, accompagna con eleganza questa confessione musicale, sospesa tra introspezione e speranza. Il brano è contenuto nell'album "La distrazione", pubblicato a giugno, un progetto che conferma la maturità artistica di Pepe e la sua capacità di unire sensibilità cantautorale e produzione contemporanea.

Gli ASYAB tornano con Carabiner, terzo singolo di un percorso che indaga la tensione tra movimento e stasi, peso e leggerezza. Tra ciò che si sceglie di portare con sé e ciò che inevitabilmente rimane ancorato al passato. Il titolo evoca la possibilità che certi legami sopravvivano al tempo, alle distanze, alle fratture. Connessioni invisibili, ambivalenti, che al tempo stesso frenano e sostengono. Capace di evocare nelle parti strumentali parole non dette, Carabiner è una linea melodica che si fa mantra, e da un sussurro diventa grido. Una preghiera silenziosa per accettare ciò che resta e riconciliarsi con sé stessi. Un brano che parla di vulnerabilità e resistenza, di movimento nonostante la fatica, della dolcezza ostinata di chi continua a camminare pur sentendo il peso della propria storia.

Ci siamo, Antonio "McFly" Morelli è tornato con "Jungle Groove", un nuovo singolo disponibile dal 10 novembre su tutti i digital store. Dopo il disco "By The Night", l'artista ci fa ballare su note funky groove con il suo nuovo pezzo. Questa volta McFly ci presenta un brano cantato in inglese, sullo stile del precedente disco, dove la giungla non è quella che ci aspettiamo in mezzo alla natura, ma bensì la vita urbana. La città viene vista come una giungla in cui l'autore è smarrito si chiede se sia lui la preda o il predatore. Un testo apparentemente leggero ma che suscita una riflessione importante, accompagnato da un sound tutto da ballare. Il funky e il groove vintage si mescolano ad elementi urban come un'impronta tipica dell'autore. Dall'inizio alla fine è un brano che sa cattura l'attenzione dell'ascoltatore. "Il singolo “Jungle Groove” racconta vicende che ruotano attorno alle città moderne dove la vita frenetica di tutti i giorni si trasforma lentamente in una vera e propria giungla urbana; cemento che prende spazio alle aree verdi, grattacieli che “rubano” la luce del sole, lavoratori bloccati nel traffico che “pascolano” da un semaforo all’altro. La domanda è: siamo predatori o prede in questa selva urbana? La canzone non vuole essere un inno ambientalista ma affronta una presa di coscienza: nel mondo moderno, fatto di affari spietati e metropoli distopiche, gli uomini diventano vittime di loro stessi", così Antonio McFly Morelli descrive il proprio brano.


Con l’arrivo del Natale, torna il calore della musica che unisce: “La Radio accende il Natale” è il nuovo brano firmato Ether Weave Project, un inno alla magia delle onde sonore che, come luci nel buio, portano emozioni, ricordi e speranza nelle case di tutti. Dopo i successi dei precedenti lavori, questo terzo progetto conferma la sensibilità e l’eleganza che contraddistinguono Ether Weave Project, capace di fondere sonorità moderne e atmosfere tradizionali in un equilibrio perfetto tra emozione e qualità sonora. Un arrangiamento raffinato, costruito su un tappeto di archi, pianoforte e campanellini natalizi, accompagna una melodia dolce e corale che cresce fino all’esplosione del ritornello. È una canzone che fa vibrare il cuore e risveglia lo spirito autentico del Natale: quello della condivisione, della vicinanza e della compagnia. Il testo celebra il legame profondo e indissolubile tra la radio e il Natale, due simboli di calore umano e di presenza costante. In ogni nota si ritrova l’emozione di una voce che accompagna le feste, l’eco delle storie raccontate e la magia di un mezzo che continua, ieri come oggi, a unire le persone.

Glamorous, radiant, and utterly Parisian, 'Christmas in Paris' comes as Hélène's first international holiday release, capturing both the warmth of the season and the elegance of the City of Light. Blending piano, strings, acoustic guitar, and glowing harmonies, it evokes cozy intimacy while shimmering with holiday grandeur. Inspired by the joy of being surrounded by loved ones and the magic of twinkling lights on Parisian streets, 'Christmas in Paris' is a heartfelt celebration of the moments that make the season truly unforgettable.

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