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Il nuovo brano del giovane talento partenopeo strizza l’occhio all’urban pop, con un ritornello delicato e accattivante, che funge da ponte tra due strofe che raccontano di un amore sincero, intenso, di quelli che ci rendono capaci di tutto; “invincibili”, per l’appunto. Un pezzo che esplora le complessità dei sentimenti umani e dell'amore, mettendo in evidenza sia la fragilità che la forza che derivano dall'intimità condivisa. “INVINCIBILE” arriva dopo “S NASC S MOR SUL”, traccia in cui il rapper spinge ancora di più sull'acceleratore e dà voce alla parte più viscerale della sua scrittura, e dopo l’importante collaborazione con MV Killa in “T CHIED SCUS”, un brano dal sapore agrodolce, che racconta la presa di consapevolezza per la fine di una relazione e ci ricorda che a volte, per ritrovare la felicità, è necessario chiudere i rapporti che non fanno più bene.
TI MANCA L'ARIA, il secondo brano del 2025 dopo MAL DI TE, è una ballad che fonde il pop e l'urban e rievoca il sound che ha reso COEZ una delle voci più influenti del cantautorato pop italiano. Il brano, scritto dallo stesso Coez e prodotto da Esseho, sarà contenuto nel nuovo album in uscita nel mese di giugno ed esplora il senso di smarrimento e la difficoltà di lasciarsi andare al termine di una relazione, con un sound delicato che richiama lo stile intimo delle ballad più celebri di COEZ.
Preparati ad immergerti nell'incantevole mondo di "Azizam". Un vezzeggiativo persiano che significa "mio/a caro/a" o "mio/a amato/a", la nuova canzone di Ed è un ritorno alla gioia, alla luce, all'amore e al divertimento! "Azizam" è iniziato come un incontro di menti in studio con il produttore svedese/iraniano Ilya Salmanzadeh (Ariana Grande, Charli XCX, Ellie Goudling, Sam Smith). Spinti dall’instancabile curiosità di Ed, si resero presto conto di quanto la musica folk persiana e irlandese avessero in comune e di come solo Ed potesse collocare quelle influenze in un contesto pop. Il risultato è un edonistico invito all’azione in technicolor per vivere il momento “tra le luci danzanti” sulla pista da ballo fino al sorgere del sole. Una celebrazione delle collaborazioni interculturali portate in vita, questa canzone pop ritmata parla dell'universalità delle emozioni. Ed ha detto..."Anche se è completamente diverso da qualsiasi cosa abbia mai fatto prima, Azizam mi sembra familiare. Volevo creare un'atmosfera di festa in una canzone e Ilya Salmanzadeh, con cui ho lavorato sulla traccia, mi ha aiutato a dargli vita. È stato davvero stimolante lavorare con lui." Nel video che accompagna l'uscita del singolo, Ed intraprende un viaggio attraverso gli Stati Uniti e il Regno Unito con un palloncino rosa a forma di cuore al seguito. Ammira il panorama di New York da un iconico taxi giallo, attraversa Los Angeles in una classica auto scoperta e sfida gli elementi nelle zone rurali del Massachusetts. Lungo la strada, organizza una festa di strada a New Orleans e fa tappa a Boston e Nashville. E, naturalmente, nessun viaggio sarebbe completo senza una visita al suo amato Ipswich Town FC.
“Nullatenente” (Island Records), il nuovo singolo di Dargen D’Amico. Il brano, disponibile in presave, in collaborazione con Massimo Pericolo e Jake La Furia, è prodotto da Gabry Ponte. Sono le due anime dell’artista che convivono in “Nullatenente”: le sonorità dance di fine millennio che si contrappongono a testi estremamente introspettivi. I tre artisti riflettono qui sui cambiamenti della propria vita, analizzando il passato con una consapevolezza diversa. Le strofe riflessive si contrappongono a una cassa incalzante, una dicotomia tra suoni e parole che rappresenta la cifra stilistica di Dargen D’Amico, che da sempre unisce leggerezza e riflessione nella sua musica. Ad affiancarlo, Massimo Pericolo, ormai di diritto tra i rapper più apprezzati e rispettati della scena italiana, Jake La Furia, con cui Dargen D’Amico torna a collaborare per la prima volta dopo più di vent’anni dallo scioglimento del collettivo “Sacre Scuole”, e Gabry Ponte, tra i più premiati e amati produttori italiani a livello mondiale. Con il nuovo singolo Dargen D’Amico torna a distanza di un anno dalla pubblicazione dell’album “Ciao America”, che include il brano “Onda alta”. È il ritorno di un artista importante che ha già lasciato il segno nel nuovo cantautorato italiano e che conferma ancora una volta l’innato talento nel fondere sonorità eterogenee e nel giocare con il senso delle parole.
Alesso, potenza mondiale della musica elettronica, unisce le sue forze a quelle della superstar della musica dance britannica Becky Hill per il nuovo avvincente singolo “Surrender”. Alesso e Becky Hill hanno già lavorato insieme per la hit di Alesso “Words”, di cui Becky ha scritto il testo. Ora, “Surrender” segna la prima volta che la voce fenomenale di Becky è presente in un brano con il gigante del settore. Combinando la produzione euforica di Alesso con la voce ipnotica di Becky Hill, il duo ha creato un inno che pulsa con la tensione di un amore al limite. Il suono dinamico e progressive-house tipico di Alesso crea un senso di urgenza emotiva, trasformando la posta in gioco personale in una ballata universale da dancefloor. Becky Hill arricchisce il brano con una performance ricca e soul, aggiungendo profondità e autenticità alla narrazione potente ed emotiva del singolo.
Canerandagio è la title track dell'album, un viaggio sonoro psichedelico in cui la musica guida un processo creativo spontaneo e imprevedibile. Per questa traccia, Neffa ha scelto di collaborare con Izi, apprezzandone l'attitudine mistica e il timbro unico, ideali per aggiungere una nuova profondità al sound. Il risultato è un pezzo intenso e viscerale, capace di trasportare l’ascoltatore in una dimensione inedita. Quando ho scritto Canerandagio, mi sentivo come in un viaggio psichedelico: non ero io a decidere la direzione, ma c'era un magnetismo che mi guidava. Non riuscivo a capire se le frasi che scrivevo si trasformassero in immagini, o se stessi vedendo immagini che raccontavo con le parole, ma tutto è uscito in modo molto naturale. Quando ho iniziato a lavorare sul brano mi è subito venuto in mente di chiamare Izi. Diego è un professionista che cura i piccoli dettagli del suono in modo maniacale e meticoloso, lo stimo molto per la sua competenza. Lavorare insieme su questo pezzo ci ha unito tanto, e questo è solo l’inizio delle cose che mi auguro di fare con lui – NEFFA La collaborazione con Izi si aggiunge alle altre presenti nel nuovo album – già disponibile in presave e in preorder – frutto della sinergia con alcuni dei migliori artisti della scena musicale rap e pop italiana. Un’altra collaborazione già annunciata nei giorni scorsi è quella con Frah Quintale sulle note di Perdersi&ritorno.
Dopo aver trasformato in musica tutti i personaggi dell’ultima stagione di Suburra, Piotta torna a prestare la sua musica e le sue parole al cinema. Questa volta lo fa con “La Scuola Romana (delle risate)” di Marco Spagnoli, il nuovo film documentario dedicato alle storie della commedia e della comicità romana, dal 17 aprile al cinema e in prima TV su Rai 3 il 26 aprile. La colonna sonora originale dal titolo “La Scuola Romana” in uscita su tutte le piattaforme digitali venerdì 4 aprile, vuole accompagnare con rime e suoni il racconto umano e artistico dei personaggi storici dell’umorismo romano di ieri e di oggi. Nove tracce scritte o selezionate appositamente per il film, si susseguono tra i racconti di 16 tra attori e registi simbolo del cinema romano. Dalla focus track “Tu me piaci” che accompagna la voce del narratore protagonista del film Carlo Verdone, alle musiche che attraversano le tante interviste inedite, gli sketch iconici e le immagini di repertorio dei classici dell’umorismo romano. Una fisarmonica dalle sonorità d’altri tempi si mescola al rap di Piotta, così come le percussioni alle corde pizzicate di una suggestiva chitarra classica. “Alla ricerca del sé” con il suo mix di pianoforte ed elettronica continua questo percorso tra un racconto di Zerocalcare e una battuta di Corrado Guzzanti e Serena Dandini. Piotta ha poi incluso nel disco in uscita per l'etichetta per La Grande Onda, tre brani dalla sua discografia. Il re-edit di “Me ne andavo da quella Roma” di Remo Remotti realizzato tra gli altri con Carl Brave, Alessandro Mannarino, Valerio Mastandrea, Ditonellapiaga, Daniele Silvestri e Luca Barbarossa. La struggente “Lode a Dio”, dal suo ultimo lavoro "‘Na notte infame", e la coinvolgente “Il primo sogno” feat. Orchestraccia estratto dall’album “Interno 7” del 2018. L’ironia di Lillo, quella di Claudia Gerini e Virginia Raffaele, il sarcasmo di Marco Giallini e gli aneddoti di Enrico Vanzina scorrono tra le immagini di una Roma contemporanea e rari documenti video tra Fellini, Anna Magnani, Monica Vitti e Alberto Sordi. Qui il tappeto sonoro realizzato da Piotta fa da chiaroscuro ai protagonisti del film, sottolineando tutta l’emotività che attraversa la narrazione. Gli accenti e le cadenze del dialetto romano si sposano in modo naturale con gli sketch memorabili messi in scena dai protagonisti, creando un legame senza tempo tra musica e immagini. Nella colonna sonora sono incluse anche i temi strumentali “Villa Ada Theme (Professore)” con il percussionista partenopeo Ciccio Merolla, l'omonima titletrack "La Scuola Romana", "Tufello" e "Fellini Theme", tutti scritti a quattro mani con il compositore e polistrumentista Francesco Santalucia.
“LEI” - singolo certificato disco d’oro tratto dal nuovo album di Marracash “È FINITA LA PACE” - è da oggi in rotazione radiofonica. Prodotto da Marz e Zef, “LEI” racconta la difficoltà nel vivere delle relazioni continuative e l’incongruenza tra il sogno che hanno venduto a tutti di doversi completare con un'anima gemella e la realtà delle cose a cui consegue l’accettazione di poter vivere le relazioni per quello che sono e che durano, senza che sia un problema. “Lei” non si limita a concludere il racconto dei due brani precedenti sulla trilogia delle relazioni, “Troi*”, una riflessione personale di Marracash, e “Penthotal”, un’auto-analisi intima e sincera, ma rappresenta anche la chiusura di un discorso iniziato con "Persona" e con "Niente canzoni d’amore". Dal punto di vista musicale, il brano è molto colorato e si distingue per il suo beat un po' dreamy ed elettronico ma molto ritmato, quasi afrobeat. “È FINITA LA PACE”, il settimo album in studio, composto da 13 tracce senza featuring, arriva a tre anni dall’ultimo progetto di Marracash e rappresenta l’atto conclusivo di un percorso artistico e personale. Pubblicato a sorpresa il 13 dicembre e già certificato disco di platino, l’album è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica (a questo link) nei formati CD standard, CD deluxe con card lenticolare e vinile standard. L’album rappresenta l’ultimo capitolo di un percorso in tre atti iniziato nei due dischi precedenti. In “Persona” (otto dischi di platino, 2019) Marracash racconta la ‘crisi’ e riflette sulla propria carriera, vita e identità, in “Noi, Loro, Gli Altri” (sette dischi di platino, 2021), che ne rappresenta la naturale evoluzione, affronta lo ‘scontro’ e mette i propri dubbi e interrogativi in una prospettiva anche sociale. Con “È FINITA LA PACE” arriva l’accettazione e rivendicazione dell’essere unico. L’artista esce dalle incertezze e dal caos esterno, dalla superficialità che abbiamo intorno per immergersi in una “bolla” di tutt’altro genere, con una consapevolezza nuova. Dallo scorso 26 marzo è, inoltre, disponibile il podcast “FUORI DALLA BOLLA”, una conversazione aperta, personale e senza filtri di Marracash con il giornalista e creator Francesco Oggiano. Pubblicato sulle principali piattaforme digitali in tre episodi e nella versione integrale su YouTube, il podcast rappresenta un viaggio per esplorare la visione di Marracash da una prospettiva inedita, senza compromessi né censure, in cui l’artista si racconta tra introspezione e riflessioni sul mondo che lo circonda.
Con oltre 96 milioni di stream globali, "La Plena (W Sound 05)" è l'ultima hit mondiale di W Sound, un fenomenale progetto latin in costante crescita, che nasce dalla versatile collaborazione tra Beéle, Westcol e Ovy On The Drums, il produttore latino #1 per ascoltatori mensili che ha di recente infiammato il palco del Lollapalooza Cile. Questo brano sta conquistando numeri incredibili in poche settimane: 1.5 milioni di creations su TikTok; la posizione #22 nella Global Chart di Spotify; #1 in sei paesi tra cui Spagna e Colombia; Top 10 in America Latina. Rappresenta un altro passo nel consolidamento di W Sound, che è molto più di un semplice progetto musicale, ma un movimento culturale che sta infrangendo le barriere di genere e confini nazionali, dominando le classifiche globali e ridisegnando la cura e l'ascolto di musica nel mondo. Con sole quattro uscite ad oggi, W Sound, l'innovativo movimento creato da Westcol e Ovy on the Drums e curato da Kristoman (Christian Salazar), ha trasformato il modo in cui la musica latina viene scoperta e vissuta. Dalla prima uscita, “Soltera” (Blessd), che è entrata nella Global Top 150 di Spotify, all'enorme successo di “La Plena” (Beéle), la partnership ha dimostrato di essere un fenomeno senza precedenti, alimentato dalle piattaforme digitali e dal coinvolgimento attraverso contenuti social. Questa pietra miliare segna anche il rafforzamento dell'alleanza strategica tra Westcol, Ovy on the Drums e Warner Music Latina.
“COSE STUPIDE” (Epic / Sony Music), il nuovo singolo di ALESSANDRA AMOROSO, disponibile in radio e in digitale (Epic.lnk.to/CoseStupide), che racconta in modo diretto e sincero la complessità di una relazione che oscilla tra desiderio e disillusione. Scritto da Pietro Celona, Daniele Fossatelli e Leonardo Zaccaria e prodotto da CELO, “COSE STUPIDE” è un midtempo che, pur mantenendo un ritmo leggero e coinvolgente, esplora le sfumature di un sentimento da vivere fino in fondo concedendosi, tra alti e bassi, la possibilità di sbagliare, anche di soffrire. Il brano racconta una storia attraverso immagini e simboli, che hanno anche ispirato il lavoro di art direction di Corrado Grilli, che ne ha firmato la copertina.
FAST BOY and ClockClock da venerdì in rotazione radiofonica con il singolo “Born Again” , la perfetta colonna sonora per l'arrivo della primavera. Dopo aver collaborato con Robin Schulz ("Million Good Reasons"), Raf ("Wave") e David Guetta & Oliver Heldens ("Chills"), il duo di fratelli milionari FAST BOY dà il via alla primavera con i ClockClock. I ClockClock, che hanno accumulato successi in streaming con brani come "Sorry" e "Someone Else" dal loro ultimo album "Dreamers", sono la band perfetta per questo nuovo inizio. Insieme, risvegliano una nuova energia e una sete di avventura - il nuovo singolo "Born Again" è un enorme inno sui nuovi inizi e la forza interiore. "Si tratta di imparare dal passato, fidarsi di se stessi e andare avanti con nuova energia," - FAST BOY e ClockClock parlano del loro potente inno e dell' inconfondibile messaggio di empowerment. "La canzone celebra la libertà di auto-scoperta e il fuoco inarrestabile dentro di noi. E' una risorsa che possiamo sempre ritrovare - sentirci più forti, più audaci e pronti per qualsiasi cosa verrà." Sono passati solo quattro anni da quando i fratelli Felix e Lucas Hain hanno lanciato il loro progetto FAST BOY a Francoforte - e hanno già superato la soglia del miliardo di stream. Successi globali come "Bad Memories" (con Meduza) hanno dominato le classifiche di danza USA al primo posto, mentre hanno collaborato con grandi nomi come Tiësto, David Guetta, Robin Schulz, Nico Santos, HUGEL, Oliver Heldens, Ofenbach e Topic. La loro miscela di vibrazioni indie, club beats e profondità emotiva ha anche illuminato i principali festival come Parookaville, Electric Love e Tomorrowland.
Cristoph lays down new single ‘Where Do We Go,’ the second instalment coming from his debut artist album 'Life Through A Different Lens' after the rhythmic house number ‘String Thing’. 'Where Do We Go' sees Cristoph flip the script, as dark electro meets art-rock. Cristoph masterfully cuts and samples lyrics “where do we go from here now that all of the children are growing up?” on loop from an 80's original. Emblazoned with nostalgic soul, ‘Where Do We Go’ is an energising set moment. Navigating through the record driving synths and dynamic tempo switches deliver in their euphoric mission to transport!
Dopo aver seminato indizi e piccoli spoiler, Elodie annuncia oggi “MI AMI MI ODI”, il nuovo attesissimo album in arrivo venerdì 2 maggio. Ad anticipare il nuovo disco singolo inedito "Mi Ami Mi Odi". Il nuovo progetto discografico arriva a un anno e mezzo di distanza dal clubtape “RED LIGHT” e si compone di 12 tracce, tra cui, oltre alla title track, "Dimenticarsi alle 7", brano presentato alla 75ª edizione del Festival di Sanremo, "Black Nirvana" e "Feeling" con Tiziano Ferro. Il singolo “Mi Ami Mi Odi”, prodotto da Dardust, è un’esplorazione continua con un sound che fonde sonorità pop, elettroniche e orchestrali, e permette ad Elodie di spingersi nuovamente oltre i confini musicali, dimostrando ancora una volta la sua abilità di innovare, influenzare e sperimentare.
“IMMOBILE DAL PANICO” è una traccia che affronta la tematica dell’accettazione di sè, con la grande capacità lirica che l’artista ha dimostrato sin dagli esordi. Un viaggio introspettivo nelle proprie insicurezze, con la consapevolezza che essere sé stessi, anche nel caos, è meglio dell’omologazione. Il brano fa parte di “VISCERALE”, il quinto album in studio di MezzoSangue che segna il ritorno ufficiale di una delle penne più significative della scena urban italiana. Dopo le collaborazioni con ULTIMO sul brano “Diluvio Universale” e la ripubblicazione di “MUSICA CICATRENE”, pietra miliare indiscussa dell’hip hop italiano, interamente riprodotto con l’aggiunta della voce di GAIA sulla traccia “PIOVE MUSICA”, il rapper torna con un lavoro che esplora gli aspetti più universali e complessi dell'esperienza umana. Dal latino visceralis, il titolo scelto per il disco non è solo una dichiarazione d'intenti, ma un marchio di sangue. Una parola che indica una condizione irrazionale e acritica, quasi insorgesse dalle viscere e fosse connaturata con la costituzione biologica. "VISCERALE" è un disco che colpisce dritto allo stomaco, che affronta le pressioni e le aspettative del pubblico, mettendo in luce il peso del giudizio esterno e di proiezioni spesso inadeguate su come ci si dovrebbe presentare al mondo. MezzoSangue affronta le contraddizioni del presente, smaschera l'ipocrisia di una società digitale ossessionata dall'apparenza e inverte la prospettiva dentro di sè per scavare e scalare il proprio purgatorio personale.
Leo Gassmann ritorna con la ballata “E poi sei arrivata tu”, EMI RECORDS ITALY/ UNIVERSAL MUSIC ITALIA. L’artista ha raccontato, a proposito della nuova canzone: “Sono molto legato a questo brano, scritta con Marco Rissa e prodotta con Matteo Costanzo. È una canzone che è un ritorno alle origini. Ricorda il brano del mio primo Sanremo con piano e archi che enfatizzano le parole del testo e le strofe. Parla di una persona che irrompe nelle nostre vite e che cambia tutto. L’amore trasforma le cose e fa vedere che esiste un futuro migliore”. Il brano è stato lanciato con un’iniziativa social realizzata dallo stesso Leo, che ha avviato un vero e proprio ‘sondaggio’ con i suoi followers chiedendo di condividere le proprie esperienze d’amore e ricevendo in cambio messaggi, lettere bellissime, potenti e storie piene di speranza di persone che hanno ricominciato a vivere. “Ciò di cui mi pento spesso è non dire mai ‘GRAZIE’ abbastanza alle persone che hanno cambiato la mia vita in positivo. Ho avuto la possibilità di amare una ragazza in questa maniera, ma la cosa bella è che anche tante persone vi si possono rispecchiare. Questo brano può essere dedicato ad una fidanzata/o, ad un nonno, un amico, ad un genitore. In questo periodo storico abbiamo bisogno di essere grati di più, di trovare le parole per ringraziare chi con i propri gesti quotidiani trasforma le nostre vite. Difenderò sempre l’amore per il prossimo e l’andare oltre le cose che aleggiano in superficie” - ha proseguito l’artista.
“Brooklyn” è il nuovo singolo di Mimì per Warner Music Italy. Dopo essersi fatta conoscere al grande pubblico per il suo stile e le sue doti vocali uniche grazie alla vittoria dell’ultima edizione di X Factor, Mimì torna con “Brooklyn”, un brano che segna l’inizio di un nuovo capitolo fatto di esplorazione e ricerca. Il nuovo singolo fotografa la malinconica bellezza dei ricordi di una relazione attraverso immagini del passato, momenti semplici ma indelebili che restano impressi nella memoria e impossibili da dimenticare. “Brooklyn” immortala la dicotomia tra il dolore per un rapporto che si interrompe e la felicità per i momenti trascorsi insieme, quando si comprende che le esperienze vissute ci apparterranno per sempre. In questo brano Mimì, insieme ai produttori FAFFA, LEO e Daniele Sartori, sceglie sonorità R’n’B e Soul Pop, un mondo capace di accogliere la sua vocalità e che da sempre è parte fondamentale dei suoi ascolti e della sua musica. “Fin da subito, lavorando in studio, ho sentito che il pezzo sarebbe stato speciale e sarebbe andato in una direzione intrigante. Stavamo bevendo un thè in una pausa e abbiamo iniziato a parlare dei ricordi e delle immagini che restano nella nostra testa anche a distanza di tempo perché sono legate a emozioni forti che abbiamo provato. Da lì abbiamo iniziato a scrivere in maniera genuina e spontanea. Questo singolo rappresenta tanto per me, è il mio primo passo nel mondo come artista senza le sovrastrutture televisive e come tale voglio crescere, trovando il mio flow, il mio modo di esprimermi, il vestito che mi sta meglio addosso.”
A distanza di quasi due anni dalla pubblicazione del suo ultimo album “Il Segreto”, il cantautore torna con una traccia che prosegue il suo il viaggio artistico: un percorso fatto di visioni, sogni lucidi, atmosfere oniriche ma al contempo molto reali, libertà, ricerca e sperimentazione sonora, in costante fuga da mode e convenzioni. “Ti Penso” è una dedica, come quelle in cui ci si imbatte quando si inizia un libro, sospesa tra dolcezza e nostalgia, dove trovano spazio immagini di vita quotidiana e ricordi indelebili, tra incontri predestinati e pensieri che non smettono mai di tornare. Un testo vestito con sonorità e beat avvolgenti, che rimandano all’universo hip hop / R’n’B degli anni ’90 e ad alcuni dei suoi elementi più iconici, che l’artista manipola e riattualizza con grande maestria. “Ti Penso” è la luce soffusa che illumina anche gli angoli più spenti della città.
Maya Delilah pubblica il suo straordinario album di debutto The Long Way Round su etichetta Decca, Blue Note/Capitol, così come il nuovo toccante video di ‘Man of the House’. La cantante, cantautrice e chitarrista londinese è stata recentemente nominata "Artist To Watch" di Spotify 2025, un altro riconoscimento come stella nascente dopo la recente iscrizione nella Fender Next "Class of 2024". Il suo album di debutto mantiene le promesse nel fondere tutti gli elementi della sua arte intrinsecamente soul-pop, ma al tempo stesso rivelatrice di una ricca varietà di spunti country e blues, accenni di gospel, musica corale e all’occorrenza, funk senza fronzoli.
ForseGiorgio presenta il suo nuovo singolo “Non aver paura di avere paura”: un brano pop cantautorale che non si limita a parlare al pubblico, ma dialoga con chi ascolta, offrendo conforto e incoraggiamento. Con un sound caldo, acustico e accogliente, “Non avere paura di avere paura” è un inno alla resilienza, alla forza di andare avanti “anche se” e all’accettazione delle proprie fragilità. Attraverso melodie avvolgenti e parole sincere, ForseGiorgio ci ricorda che la paura non è un ostacolo insormontabile, ma un passo necessario verso ciò che desideriamo davvero. Perché nei momenti più bui, sapere di non essere soli può fare la differenza. E magari, basta premere play per sentire quel messaggio che tutti, prima o poi, abbiamo bisogno di ascoltare: “Ehi, sono qui”.
“La mia verità è il racconto di una storia d’amore travagliata, che mischia l’odio all’amore, il bene con il male. È una storia caotica, racconta la confusione di due persone che forse più che cercare di far felice l’altra, stanno semplicemente, ingenuamente, cercando la loro verità, la loro storia ancora tutta da scrivere e inevitabilmente, finiscono per ferirsi”. “Rondine” è un album che porta il titolo del suo nome d’arte, come dichiarazione d’identità artistica, per farsi conoscere e raccontarsi. Tommaso Santoni, cresciuto a Roma, legato alla sua città, ai suoi scorci, alle sue buche in strada, ai cori dello Stadio Olimpico, ai giardini di Villa Fiorelli dove andava da bambino con sua nonna, porta il nome del bisnonno. Ha scelto come nome d’arte Rondine e la sua libertà. È sempre stato affascinato dai racconti, anche sui banchi di scuola, dove si immergeva nelle opere di Leopardi e nelle storie della Seconda Guerra Mondiale. Con gli ascolti musicali dei genitori, che spaziavano dal pop italiano di Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro di sua madre al cantautorato di suo padre, ha assorbito il gusto di scrivere per comunicare le emozioni, intime e personali. La sua è una capacità immediata di raccontare, che non scade mai in qualcosa di già scritto. “Rondine”, il primo album, rappresenta tutto questo: dodici storie in movimento, autentiche e dal potere evocativo, legate alla sua generazione. Le ansie, le relazioni complicate, la crescita verso la maturità, tra sfiducia e voglia di cambiare le cose.
“Sammy, Cabiria, etc. etc.”, il progetto discografico in tre parti di Jacopo Èt, nome d’arte di Jacopo Ettorre, tra gli autori più talentuosi e apprezzati dello scenario musicale attuale. Ad arricchire e ultimare l’elegante ed evocativo progetto, nato per dare voce a un cantautorato sincero e poetico, i brani “Petrolio”, “Tangeri”, “No vip, no news”, che si aggiungono a quelli già editi “Via Ricordi”, “Oro + Rosa”, “Sammy Jankis”, “Cabiria”, “Canzone Facile” e “Saracinesche”. “Sammy, Cabiria, etc etc.” è un album di ricordi, personali e collettivi – racconta Jacopo Èt – All’interno del disco sono infatti presenti vari richiami al mio vissuto e alle persone a me care (anche agli animali, in realtà, essendo la mia cagnolina Oriana citata in “Via Ricordi”). Ci sono anche citazioni e riferimenti a film celebri, come Sammy Jankis di “Memento” e Kayser Soze de “I Soliti Sospetti”. “No vip, No news”, invece, trae spunto dall’unica regola della rivista “Colors” di Oliviero Toscani. Il tutto mescolato da quello che vuole essere un sound con richiami anni Settanta ma anche attuali, con l’intento di unire alt rock, pop e cantautorato in un unico viaggio.
Il brano nasce dalle suggestioni dell’ultimo viaggio di Silvia negli Stati Uniti, con una tappa a Nashville, città iconica del country, che ha ulteriormente ispirato il suo percorso musicale. «“Miles Away” è il viaggio, la metafora del cammino della vita accanto alla persona che più amiamo. È la ricerca del senso del nostro vivere quotidiano, che trova significato solo se condiviso. È la promessa di ritrovarsi, dopo un lungo percorso, per unirsi per sempre» – racconta Silvia Tancredi. Ad accompagnare il singolo, un videoclip girato tra il Magazzino sul Po, storico club lungo i Murazzi di Torino, e la sala concerti della Fondazione Fossano Musica.
A un certo punto della nostra vita, la maggior parte di noi affronterà la devastazione di perdere qualcuno per suicidio. Nel suo brano "Summer Dress", Camille Miller racconta la storia di qualcuno che sta cercando di dare un senso alla perdita di una persona cara per suicidio: la disperazione di domande senza risposta e le emozioni contrastanti che perseguitano coloro che sono rimasti indietro. La melodia avvincente è intrisa di soul con un pizzico di malinconia jazz. Il testo stesso è liberamente ispirato a una tragedia della vita reale: una donna che salta sotto un treno di Londra, lasciandosi alle spalle una giovane famiglia, ma attinge anche alle esperienze personali di Camille con le perdite per suicidio. Durante tutto il brano, la voce sincera e piena di sentimento di Camille danza in profondità nel tuo essere ed esprime perfettamente l'angoscia, il dolore e la confusione che significa "camminare feriti in un Summer Dress".
“WHY” é il primo lavoro solista di Previtz ed è una storia raccontata per salti di scena e per ipotesi, per suggerimenti non raccolti, per sguardi arrivati in ritardo di qualche secondo. Previtz parte dal concetto che anche un ritmo dalle sonorità reggaeton può raccontare una storia triste, un amore finito male in un mese che non sia l’estate. “WHY” è un viaggio alle Hawaii, è il terrore di volare e la paura della distanza che separa le persone. Il racconto di un viaggio, che non é detto finisca bene o che inizi mai.
Fare l’amore è il nuovo singolo di Manuè, un brano che descrive una relazione tossica, un “tira e molla senza fine”. Per quanto la situazione risulti essere insignificante per il mondo che si rigenera continuamente (polvere sei, polvere sarai) -spiega l’artista- l’assenza di certezze diventa pesante e da un lato lascia spazio al desiderio che l’amore possa realizzarsi in una relazione (fare l’amore con te), dall’altro alla disillusione e la realizzazione che questa opzione non è possibile (scrivere pagine senza te). La canzone, scritta da Manuel Santillo e Daniel Riggione (produzione Alex D’Errico) è disponibile nelle principali piattaforme digitali per l’etichetta discografica Lab Music Records (distribuita Altafonte).
Have you ever listened to someone speaking and thought “I don’t believe it; this will never happen...” Sometimes you know a person so well that you can very easily recognise when they are talking rubbish... and you’ve heard it all before. Mark Crosby.
I am Stephen Dowd, a Canadian songwriter based in Ottawa, Ontario, Canada. My new song, "Freedom" is a follow-up to my recent #1 song "Freedom" is about the universal concept of freedom in most countries around the world but not all. I touch on the pros and also the cons of freedom in a high energy song. I recorded in local studios in 2024 three songs that I wrote: The emotional ballad “You’re Beautiful To Me” was released in May 2024. The hard-hitting rock anthem “Heaven Won’t Wait” which I co-wrote with Gareth Auden-Hole was released in August 2024. The dance-infused remix of “(Ça S’en Vient) It’s Coming Can You Feel It” was released in September 2024
Anagrafica e musica sono due concetti distanti. Che importanza ha la data di nascita scritta sul documento di identità se crei arte per mestiere? La musica può essere una macchina del tempo, ma di fatto non ha età di per sé. DECI lo sa e non ha paura di confrontarsi con un mercato che esige ormai una giovanissima età per approcciarsi al mondo delle 7 note. Classe ’91, al secolo Francesco, certamente giovane lo è anche lui, ci mancherebbe. Ma gli standard odierni sembrano aver generato paletti che non hanno motivo di esistere. La generazione di DECI è poi una di quelle da cui ci si attende sempre il top, la perfezione, come se sbagliare fosse un reato. Il songwriter di Mantova ha trovato nella musica e nel suo far musica, la formula per liberarsi da questi filtri mentali/generazionali: lo fa con composizioni cantautorali che strizzano l’occhio al pop, e lo fa oggi con l'album di debutto METROPOLI, anticipato dal singolo Americana. Il singolo Americana Con un sound anni ’80 rinnovato, e con uno stile vocale attuale e al contempo classico, DECI canta Americana con tutta la coerenza di chi sa scrivere una canzone senza tempo. L' estratto dal nuovo album METROPOLI, è un brano che ci mette davvero poco ad esaltarti con un ritornello accattivante e ballabile. Uno scarto forte tra una strofa secca, quasi scura a cassa in quarti, e un ritornello aperto a tutto ritmo e sonorità synth pop, palesemente new wave. La voce avvolgente che sa di R&B, il testo pop e delicato tra cantautorato e argomenti da musica house. Americana è il brano che più di tutti vuole lasciarci l’idea di una parentesi tra la quotidianità che giornalmente ci annichilisce e ci lascia in balia di una routine che pian piano ci spegne: una parentesi che risuona come un tuono pronto a farci tornare con i piedi per terra e con un nuovo spirito di ripresa.
Cosa ti dice esattamente che questo non è già il paradiso? E se questo, il nostro mondo, è in realtà già il paradiso, perché lo stiamo rovinando? Il nuovo singolo di Pressyes "Heaven on Earth" ci invita a riconsiderare il modo in cui vediamo il nostro mondo. La canzone è una riflessione sul nostro pianeta, su come lo diamo per scontato invece di trattarlo con la cura che merita. Siamo tutti connessi ed è tempo che ci comportiamo di conseguenza. Pressyes canalizza questa idea in una traccia che scorre attraverso ondate di gioia e introspezione, ricordandoci che il paradiso non è qualcosa da cercare, è qualcosa da creare
Maxi B si conferma uno dei migliori storyteller del panorama rap italiano. La prova definitiva è “Anna” (label Lion Music), il nuovo singolo del rapper ticinese che racconta lo stato d’animo di una ragazza di 16 anni, che resta incinta e diventa mamma ancora prima di capire che tipo di figlia potrebbe diventare. “Anna” si sente schiacciata da una responsabilità troppo grande -spiega l’artista- il suo giovane compagno l’ha abbandonata, le sue amiche anche. Mentre loro fanno video su Tik Tok spensierate e libere, “Anna” si sente sola e ha paura. Si ritrova su quel cavalcavia, lo stesso posto del primo bacio, dei primi sogni. Quello che tutti i giorni la portava verso scuola. È in piedi e guarda nel vuoto. Triste, assorta. Cosa farà “Anna”? Un finale tutto da scoprire, raccontato con maestria da Maxi B che affida le proprie rime ad una produzione di Biggie Paul.
Cry for Mercy is a powerhouse blues-rock trio that has been making waves across the UK music scene with their signature blend of classic blues rock with a hard hitting edge.
Oltre il Karma è una canzone-viaggio-astrale, che allude ad uno stato di grazia oltre il dolore e la sofferenza. L’atmosfera psichedelico-elettronica accompagna un testo ispirato che racconta di metempsicosi e vite precedenti, di un albero gigantesco ben piantato a terra ma proteso verso il cielo, che abbandona le foglie morte per poi rifiorire e reincarnarsi in altra forma. Ancora una volta, Roberta Giallo, cantautrice mutante, sperimenta e rompe i confini tra i generi ribaltando le carte, per trasportarci nell’oltre, in luoghi onirici poco frequentati, dove per ritrovarsi è necessario perdersi. Roberta Giallo: “Quando ho ascoltato il brano strumentale di Massimo ero a casa, sul divano, in penombra, e quella musica mi ha immediatamente ispirata, catapultandomi altrove. Ricordo di aver avuto la percezione di essere a tratti un corpo luminoso fluttuante tra gli astri; a tratti qualcosa di ben piantato a terra, con radici profonde: un gigantesco albero-lucente millenario, proteso verso un cielo a sua volta luminoso e con stelle psichedeliche. Mentre continuavo a fluttuare e a percepirmi in questa doppia essenza radicata e fluttuante, invasa da una sensazione di benessere ho provato a cantarci sopra un testo, venuto fuori di getto, molto ispirato, proprio come la melodia che si faceva spazio. E così è venuta al mondo “oltre il Karma”, una canzone-viaggio-astrale… che allude ad uno stato di grazia oltre il dolore e la sofferenza. Spesso mi piace immaginare chi io possa essere stata prima di approdare qui: quel giorno ho sentito di essere stata una specie di albero della vita: ho sognato? chissà poi com’è andata, chissà poi com’è che andrà…” Massimo Forapani: “Compongo musica dall'adolescenza e tra i tanti brani realizzati negli anni, questo in oggetto è nato durante il periodo di isolamento COVID, che tutti ci ricordiamo. Il desiderio di libertà mi è stato di ispirazione ed anche per questo motivo questo brano non segue gli schemi classici di una canzone: inizia e prosegue "libero", così l'ho lasciato, come una foto di quel periodo. Poi, ho conosciuto Roberta Giallo, il suo modo di cantare e di suonare, nonché di comporre, mi ha affascinato, finché un giorno mi è tornata in mente quella che al tempo era “solo una base”… gliel’ho inviata chiedendole se le piacesse e se volesse provare a realizzarci un testo e una melodia sopra, per me sarebbe stato un grande onore. Lei gentilmente ha accettato e così è nata "Oltre il Karma". Grazie Roberta!”
Cosa conta di più: il brivido della novità o il valore di ciò che già abbiamo? È il dilemma che tormenta una generazione cresciuta con tutto a portata di mano, e che oggi si interroga sul valore della fedeltà. Giuseppe Incorvaia lo racconta in musica con “Evoluzione” (Greyscompany), un singolo che non parla solo d’amore, ma di una scelta che ognuno, prima o poi, si trova ad affrontare: resistere alla tentazione o lasciarsi tentare? Viviamo nell’epoca dell’"usa e getta sentimentale", in cui il 67% delle persone tra i 25 e i 40 anni, secondo recenti sondaggi sulle dinamiche relazionali, ha ammesso di aver messo in discussione una relazione stabile per un’attrazione improvvisa. E non è solo un pensiero passeggero: l’infedeltà è un fenomeno in crescita. Un’indagine europea del 2024 rivela che il 58% degli italiani ha tradito almeno una volta il proprio partner. Nel Belpaese, inoltre, i casi di infedeltà coniugale sono aumentati del 18% nell’ultimo anno, con il 64% dei tradimenti attribuiti a donne che hanno tradito il proprio marito o fidanzato. E se questi numeri fossero la prova che il protagonista di “Evoluzione” non è solo? Che quel dubbio, quel bivio, è più diffuso di quanto pensiamo? Questi dati lo confermano: oggi più che mai, il fascino di qualcosa di nuovo può mettere in crisi ciò che già si ha. “Evoluzione” è il racconto di quell’istante, l’esatto momento in cui la testa dice no, ma il cuore esita. «Sei la più bella del mondo, ma non sei uguale a lei», canta Incorvaia. Perché la tentazione può essere forte, ma il confronto con la realtà è inevitabile. «Viviamo in un’epoca in cui tutto si brucia in fretta – racconta l’artista -. Cambiare sembra più facile che restare, ma siamo sicuri che sia davvero così? Questa canzone non dà risposte, ma racconta quel contrasto di emozioni che tanti hanno vissuto. Non è solo una storia d’amore, è una storia di scelte.» E proprio sulle scelte si gioca tutto. A volte basta un attimo per cambiare il corso di una storia: un incontro inaspettato, uno sguardo, una scintilla. Il cuore accelera, la razionalità vacilla. Buttarsi o fermarsi? “Evoluzione” è il suono di una passione che dura tre giorni, ma lascia dentro un fremito che non svanisce. Tre giorni sospesi, in cui tutto sembra possibile, fino a quando la realtà si fa spazio tra il desiderio e la razionalità. «Stasera lasciami stare, non te lo dico più», prosegue il brano, descrivendo l’incanto che si infrange e l’euforia iniziale che si scontra con il peso delle conseguenze. Il trasporto lascia spazio alla lucidità, il fuoco della tentazione si affievolisce per spegnersi davanti alla consapevolezza. Il protagonista sa di dover scegliere, e quella scelta pesa più di quanto avrebbe immaginato. Il titolo “Evoluzione” non è casuale. Non è solo il tema del brano, ma anche il percorso musicale che Incorvaia ha scelto di intraprendere. Il sound è più pulito, più essenziale, con uno xilofono sintetizzato che accompagna la narrazione senza sovrastarla. «Non volevo un pezzo che suonasse come i precedenti – spiega -, volevo che si sentisse il cambiamento. La musica è fatta di evoluzioni, proprio come la vita.» Il dilemma raccontato nel pezzo non è solo personale, ma generazionale. In un’era di scelte rapide e connessioni fugaci, la canzone tocca una fragilità tangibile: quanto vale ancora la fedeltà ai sentimenti? “Evoluzione” è la colonna sonora di questo dubbio. Senza moralismi, senza giudizi. Solo con la realtà nuda e cruda.
"Can You Hear Me" is an emotive and powerfully emotional song expressing a longing for connection and intimacy. It conveys a sense of vulnerability and explores the inner search for someone who is not yet physically present. Oozing with feel in a way only possible as it was recorded with live musical performances by genuine musicians, specifically at the exclusion of digital loops and samples.
This powerful Hip Hop/Rap piece is a heartfelt tribute to fallen soldier Lee Rigby, honoring the bravery and sacrifice of those who serve. The track combines raw emotion with hard-hitting lyrics, aiming to resonate deeply with listeners and pay respect to the heroes who gave it all.
Dopo “Pam da Milano”, uscito nel 2024, ecco “Goodbye”, il nuovo singolo della giovane artista milanese Pam (etichetta Up Music Studio), canzone che a differenza della precedente, riflette un percorso interiore pieno di consapevolezze e nuovi obiettivi personali. Per troppo tempo ho cercato l’approvazione degli altri -spiega l’artista- pensavo che dagli altri potessi trovare sicurezza in me stessa, quando in realtà la vera forza era già dentro di me. Pam definisce questo brano come un “atto liberatorio” dalle sue paure e dai giudizi delle persone, credendo fortemente nella ricerca di una parte migliore di sé che riflette desiderio e cambiamento. -L’idea di non limitarsi per gli altri è un grande potere -
Il contrasto tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere "Sotto il peso delle ciglia" è il nuovo singolo di Erica Salvetti,(etichetta Musicamia). Dopo l‘ottimo riscontro dei suoi precedenti brani e le numerose esperienze nei più prestigiosi festival italiani, Erica torna con una canzone intensa ed evocativa che esplora i temi della nostalgia, della ricerca interiore e della forza di andare avanti nonostante le difficoltà. "Sotto il peso delle ciglia", scritto dalla stessa cantautrice carrarina e composto insieme a Vincenzo Masini (anche arrangiatore con Nicco Verrienti). Il brano è stato mixato e masterizzato da Francesco Musacco, mentre i cori e l’arrangiamento vocale sono stati curati da Sabrina Ceccarelli. Il videoclip ufficiale, che accompagnerà l’uscita del singolo, è stato realizzato da La Mantide by Chiara Masini. Il singolo è un viaggio emozionale tra immagini poetiche e atmosfere avvolgenti, dove la voce profonda e autentica di Erica si intreccia con una melodia delicata ma potente. Il brano racconta il contrasto tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere, tra il desiderio di trattenere il passato e la necessità di lasciarlo andare. «Questo pezzo è nato in un momento di riflessione, in cui mi sono trovata a fare i conti con ricordi indelebili e la voglia di guardare avanti – racconta Erica – È una canzone che parla di attese, di sogni sospesi e di quelle emozioni che restano impresse negli occhi, proprio come il peso delle ciglia prima di chiudersi». Con una produzione raffinata e testi intensi, "Sotto il peso delle ciglia" si candida a diventare un nuovo punto di riferimento nel percorso artistico di Erica Salvetti, consolidando il suo stile personale e la sua capacità di emozionare il pubblico con brani autentici e profondi.
Paradise è la prima uscita dell'album di collaborazione Planet Moirava di MOIRA e della band balcanica Otrava. Con Paradise, Nicola Bütler esplora la ricerca di una casa idealizzata, un luogo di pace e felicità che sembra sempre irraggiungibile. Il desiderio si trasforma in speranza, poi delusione, ma il viaggio in sé e le amicizie costruite lungo il cammino sono altrettanto significativi. Le voci di Moira e Nicola si fondono magnificamente, aggiungendo profondità ed emozione alla canzone. Fedele al motto "il viaggio è la destinazione", Paradise è una canzone edificante che fonde melodie orecchiabili con strumentali vivaci, invitando gli ascoltatori a ballare.
With the album LIKE THE FIRST TIME just announced and on its way to global audiences next month, Finnish guitar pop supergroup THE BABLERS bring their fans a very special single – the sixth standalone track to preview the record, previously only available to Japanese and Finnish fans and long out-of-print. In a departure from the previous singles, the gorgeous and heartfelt “Where The Wind Blows Free” is a completely new arrangement and mix from the original track
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