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RTA Planet
L'artista che mescola i generi, Oliver Tree, sta tornando alle sue radici con l'uscita del suo ultimo singolo, "Joyride". La nuova traccia, vivace e pulsante, vede Tree rinunciare a ogni controllo, abbandonando tutto ciò che sa sulla teoria e la produzione musicale, per riconnettersi con il suo bambino interiore e creare qualcosa di veramente disinvolto. "Joyride" non solo incoraggia gli ascoltatori ad abbracciare il caos della vita, ma offre anche una rivisitazione fresca del sound classico che i fan hanno imparato ad amare. Il nuovo brano arriva sull'onda della più recente pubblicazione di Tree, "Superhero", che ha segnato la sua prima uscita ufficiale in due anni. I fan hanno avuto un primo assaggio della traccia elettrica durante la recente esibizione di Tree al famoso anfiteatro Red Rocks a Denver, Colorado, dove è stato co-headliner con il rinomato rapper LOGIC. A questa performance dal vivo è seguito l'annuncio del suo attesissimo quarto album in studio, Love You Madly, Hate You Badly, la cui uscita è prevista per il prossimo anno. Il nuovo album innovativo è stato completato nell'arco di due anni, con registrazioni che si sono svolte in 7 continenti e 80 Paesi, dall'Africa alla Cina all'Afghanistan. Love You Madly, Hate You Badly è il capitolo più audace di Tree, che mette in mostra la sua abilità musicale e la sua capacità di spingere continuamente i confini.

Per questa occasione speciale, Nicol ha lavorato alla realizzazione di un live set esclusivo, in cui alcuni dei suoi brani sono stati riarrangiati in chiave elettronica per dare vita a un racconto sonoro unico, pensato unicamente per l’evento. In questo contesto nasce anche “Che cos’è l’amore - from Billboard Italia Women in Music”, prodotto da Estremo: un brano che si muove in una dimensione più imprevedibile, dove emozioni, ritmo e intuizioni convivono in un equilibrio nuovo. Il cuore del pezzo, proprio come suggerisce il titolo, è una domanda che ritorna come un mantra e che oscilla tra euforia, tensione e quel caos luminoso che accompagna l’arrivo improvviso di un sentimento. l singolo sarà presentato live per la prima volta nella serata conclusiva del Billboard Women In Music a Milano, l’appuntamento in cui Billboard Italia ha riunito artiste, professioniste e nuove voci dell’industria musicale. L’edizione 2025, dedicata al tema “Intersections”, ha esplorato il potere della musica di creare connessioni tra linguaggi diversi, dal cinema allo sport.

Tenth Sky torna con “REPLAY”, il nuovo singolo per Bomba Dischi/Wea/Warner Records. Un brano sospeso tra desiderio e malinconia che segna il ritorno di uno dei talenti più giovani e incisivi del nuovo pop italiano. L’artista torna dopo due anni di silenzio, un periodo in cui si è dedicato completamente al proprio percorso musicale e personale, lavorando sul suono, sulla scrittura e sull’identità. Musicista, polistrumentista e autore completo, Tenth Sky costruisce da sempre il proprio mondo sonoro in prima persona: scrive, canta e si autoproduce, dando vita a un linguaggio che unisce pop contemporaneo e sfumature R&B, con una sensibilità fuori dal comune per le texture emotive. In “REPLAY” la voce dell’artista si appoggia a un flusso emotivo costante, capace di passare da immagini nitide a riflessioni intime. Il ritornello diventa il cuore pulsante del brano: una confessione trattenuta, un desiderio non detto, un pensiero che torna sempre, in replay. Sul piano sonoro, il brano si muove in un’atmosfera pop morbida e quasi R&B, costruita su linee melodiche delicate e su una produzione che sembra scandire il ritmo di una favola moderna. “REPLAY” è interamente composta da Tenth Sky e prodotta insieme a ESSEHO (Matteo Montalesi) e Valerio Smordoni, che amplificano l’immaginario sospeso del pezzo. Così Tenth Sky racconta “REPLAY”: «Per me Replay è il desiderio di riavvolgere il tempo, di tornare su quei momenti che continuano a ripetersi uguali nonostante tutto. È una spirale emotiva tra rimpianto e attrazione, nata da una prospettiva nuova che parte dal basso e cambia il mio modo di raccontare.»

Dopo una stagione musicale ricca di successi e collaborazioni internazionali, Malgioglio sorprende ancora una volta il pubblico con un brano dalle sonorità latine, cifra stilistica che negli ultimi anni è diventata parte integrante della sua identità artistica. “Chi lo sa” è una reinterpretazione in chiave personale di un brano dell’artista francese Zaz: una fusione elegante tra atmosfera internazionale e l’inconfondibile ironia, intensità ed espressività vocale di Cristiano Malgioglio. Il risultato è un pezzo che cattura fin dal primo ascolto, grazie al suo ritmo coinvolgente e a un ritornello che resta immediatamente in testa. Con questa nuova release, Malgioglio conferma ancora una volta la sua capacità di reinventarsi e sorprendere, regalando al pubblico un brano che unisce cuore, ritmo e una forte identità melodica. Dopo i successi di “Mi Sono Innamorato di Tuo Marito”, “Dolceamaro”, “Danzando Danzando”, “Fernando”, “Rosa Tormento” e l’ultimo travolgente singolo “Alè Alè” feat. Gente De Zona, Cristiano Malgioglio continua a confermarsi come una delle personalità più iconiche e amate della musica italiana.

EPOQUE pubblica il suo nuovo singolo, intitolato “ITALIENNE“. Un brano up-tempo, in cui Epoque torna a unire il Lingala (lingua ufficiale del Congo) con l’italiano proprio come aveva fatto in passato con brani come Boss (Io & Te). La produzione musicale unisce il Bouyon all’afrobeats, seguendo le tendenze internazionali del genere che insieme alla voce di Epoque propone un sound nuovo e originale da venerdì 28 Novembre in rotazione radiofonica. Il brano racconta alcuni aspetti della vita di una ragazza con origini Congolesi che vive e cresce in Italia ed è stato presentato in anteprima durante un live esclusivo di Epoque alla Milano Music Week 2025. “Con questo brano esprimo la dualità che vivo da ragazza nera con un’identità pienamente italiana. Non parlo di integrazione o approvazione ma mi limito a raccontare una realtà: esistono italianità diverse, plurali e io sono una di queste. Da quando ho scritto Boss ho sempre voluto ritrovare un brano in cui aveva senso scrivere una parte completa in Lingala. Quando ho iniziato a scrivere Italienne ho pensato che fosse l’occasione perfetta proprio per dare visibilità a entrambe le facce della mia identità. L‘italiano rappresenta la mia quotidianità, il Paese in cui vivo e che mi ha formato. Il Lingala è la radice, la famiglia, ciò che mi completa. Metterle insieme è come dire che un’italiana può cantare in Lingala senza dover giustificare nulla. E’ la mia vita cosi com’è.” – racconta Epoque.

“Ho scritto questa canzone in pochi minuti al pianoforte, ma ci ho messo una vita a trovarla. - racconta Cesare a cuore aperto - Mi è stato chiesto di compiere l’atto più disarmante e rivoluzionario per un uomo: trovare il coraggio di amare e mostrarsi vulnerabili. Mentre cercavo di soffiare via con la solita leggerezza tutta la cenere di quel fuoco spento mi sono accorto che qualcosa stava franando dentro di me e non potevo più indugiare: “Ragazze facili” è stata l’esplosione che ha rotto la diga. Siamo rinati insieme, io e lei. È solo riconoscendo le proprie debolezze, chiamandole per nome che si può aprire una riflessione profonda su un tema che ci tocca da vicino: il coraggio di correre il rischio di amare”.

Al centro del singolo c’è il “magnifico big boy”, figura-tipo odierna: sempre in movimento, sempre in mostra, continuamente diviso tra aperitivi, circoli e sport di branco. Un personaggio iperattivo e scintillante, perfetto simbolo di una società costruita sull’apparenza. KARAKAZ lo provoca, lo punzecchia, ne sottolinea i punti più fragili, facendone un ritratto ironico e feroce. Tutto questo si muove su un ritmo volutamente pop, leggero e dal tono beffardo: una satira musicale che colpisce anche una certa estetica patinata delle nuove popstar. Ma dietro l’ironia c’è anche uno sguardo rivolto verso sé: KARAKAZ si mette in gioco in prima persona, oscillando tra carnefice e vittima, schiavista e schiavo, problema e cura. Il brano diventa così un confronto continuo tra due parti della stessa anima, tra chi scatena il conflitto e chi cerca di contenerlo, tra corpo e intelletto. Un equilibrio instabile che attraversa da sempre la sua ricerca artistica e che qui trova una delle sue espressioni più nude e affilate.

Welo presenta “Emigrato”, la voce cruda del Sud che guarda a Sanremo Giovani 2025. C’è chi parte e c’è chi resta, ma nel Salento la parola “emigrare” è sempre stata una cicatrice condivisa. Con il brano “Emigrato”, in uscita come candidatura a Sanremo Giovani 2025, Welo (Manuel Mariano, Lecce, classe ’99) racconta questa realtà con la forza di chi l’ha vissuta in prima persona. Il testo è diretto, ironico, senza filtri: “Emigrato perché qui lo Stato è sempre assente, ingiustificato / Emigrato perché l’impiegato è un figlio di chi fa, non dico altro”. Parole che non girano attorno al problema ma lo mettono al centro, restituendo l’immagine di un Sud che continua a produrre talento e creatività, ma che troppo spesso costringe i suoi giovani a partire. Il brano si muove tra denuncia sociale e leggerezza popolare, in un equilibrio che appartiene allo stile di Welo: raccontare la vita senza abbellimenti, mischiando la crudezza della realtà al calore delle tradizioni. C’è la nonna che tramanda valori, il vino come simbolo di convivialità, i trattori al posto dei grattacieli e il lavoro nero come quotidianità. Tutto narrato con il linguaggio di chi vive la strada e parla al popolo. Con Emigrato, Welo non cerca una hit estiva né un esercizio di stile: porta un manifesto culturale. È la voce di una generazione che non si riconosce nei modelli imposti, che ride dei propri difetti ma non dimentica i problemi, che si sente “disgraziata” eppure rivendica dignità. L’emigrazione, in questa canzone, diventa un parallelismo universale: non solo fuga dal Sud, ma simbolo di chiunque sia costretto a spostarsi, reinventarsi, resistere. Per questo Emigrato non parla solo al Salento, ma a tutti quelli che sanno cosa significa partire e sperare di tornare. La candidatura a Sanremo Giovani 2025 non è soltanto un traguardo personale: è un atto di restituzione. Portare sul palco dell’Ariston la voce di chi ha sempre dovuto alzare il volume per farsi ascoltare. Con Emigrato, Welo si presenta non come semplice artista emergente, ma come interprete di una storia collettiva, dove radici e futuro camminano insieme.

“Storte - racconta Fragola – è nata da una demo di qualche anno fa. Inizialmente era stata pensata per una voce femminile, ed è per questo che il testo si rivolge a un uomo e non a una donna. Nel tempo questa canzone mi è rimasta addosso e, quando ho scelto di interpretarla io, ho deciso di non cambiare il testo e di lasciare i riferimenti originali. È una canzone che parla della fine di una relazione con uno sguardo maturo e consapevole, senza rancore e senza colpa, ma con il desiderio che anche i momenti di chiusura possano essere compresi e accettati per quello che sono.” Un brano crudo ed istintivo, costruito su un arrangiamento essenziale, spogliato fino all’osso, dove sono il piano e la voce a sostenere la narrazione. “Storte” è un brano che rinuncia consapevolmente ai manierismi e ai ghirigori, per restituire tutta la forza di un’emozione nuda e immediata. “Storte” è una canzone sulla maturità emotiva, una ballad moderna sul sapersi lasciare andare senza distruggersi, sul riconoscere le crepe senza smettere di volersi bene. È il desiderio di accettare che alcune cose finiscono, ma il bene possa restare, anche cambiando forma.

“MALEDETTO TI AMO”, il nuovo singolo di Sarah Toscano contenuto nell’album “Met Gala”, pubblicato il 3 ottobre 2025 per Warner Records/Warner Music Italy e già disponibile su tutte le piattaforme digitali e in fisico. “MALEDETTO TI AMO” è la canzone dell’infatuazione, delle farfalle nello stomaco che fanno viaggiare con la mente e immaginare mille scenari. Il brano, scritto da Sarah Toscano insieme a Enè e prodotto da GRND, cattura quel momento sospeso in cui basta un pensiero per accendere la giornata: spensierato, inevitabile, destinato a compiersi. L’immagine di un sentimento che vive soltanto nella mente della protagonista e che poi, forse, arriverà dritto al cuore della persona amata.

Dopo aver pubblicato “radio vega (after dark)”, la speciale repack che celebra la trilogia iniziata con “Radio Gotham”, proseguita con “RADIO SAKURA”, fino ad arrivare a “radio vega”, Rose Villain torna con il brano “bollicine” (https://wmi.lnk.to/bollicine_; Warner Records/Warner Music Italy). In “bollicine”, presentato in anteprima durante la prima tappa del “RADIO TRILOGY TOUR

Nelle tue piscine mette in scena la tensione tra sicurezza e rischio, tra ciò che conosciamo e l’ignoto, raccontando la necessità di abbandonare il conforto delle acque calme per affrontare i pericoli del mare aperto, metafora di una relazione e, più in generale, della vita. “Non ci nuoto più nelle tue piscine, piuttosto preferisco cercare / Tra le onde un salvagente nel mare” canta Giorgio, trasformando una metafora potente in un ritornello che resta immediatamente impresso. “Le acque note, calme, tiepide e rassicuranti di una piscina possono farci desistere dall’idea di avventurarci in mare aperto. – racconta. Eppure affrontare le onde e i barracuda può essere l’unico modo per trovare quello che stiamo cercando. Nella canzone quest’idea eÌ€ applicata a una relazione sentimentale, ma credo possa valere per molte cose”.


DOPO IL SUCCESSO INCREDIBILE RISCOSSO AI LATIN GRAMMY, DOVE HANNO CONQUISTATO BEN 5 GRAMMY ESCE IL NUOVO SINGOLO (PAZZESCO) DI CA7RIEL & Paco Amoroso "GIMME MORE"

Capelli rossi e abbigliamento dai toni accesi, così come acceso è il suo sorriso. Sophie è un concentrato di energia e gentilezza SKY TG 24 Un’inglesina dai capelli rossi che fa man bassa nelle nostre classifiche LEGGO L’artista multiplatino SOPHIE AND THE GIANTS in radio con il nuovo singolo "LOSER", estratto dal mini-album intitolato "00:00" (ovvero "Midnight"). SOPHIE ci travolge ancora una volta con la sua esplosiva energia e, a proposito di “00:00”, racconta: “È la colonna sonora del momento in cui l'orologio segna mezzanotte – quando il giorno finisce, ne inizia uno nuovo e tutto sembra possibile. È la fine di un capitolo e la scintilla che dà il via ad uno nuovo, una corsa sfrenata attraverso il caos notturno, la seduzione e la scoperta di sé senza paura”. Analizzando il significato del nuovo singolo “LOSER”, l’artista aggiunge: "A volte preferiamo vivere una situazione di inferno familiare piuttosto che un paradiso sconosciuto, ecco perché l'auto-sabotaggio crea così tanta dipendenza. LOSER parla del desiderio disperato di rompere questo circolo vizioso per poter finalmente amare se stessi e, così facendo, permettersi di essere amati. Le sue melodie trasmettono il tipo di onestà che si prova dopo aver bruciato tutto una volta di troppo. Questo brano è il primo assaggio di un lavoro più ampio e profondo che pubblicherò l'anno prossimo".

Nights Like These by Foley Street is a pop song with a difference. The band’s singer Clarissa explains: “One of my biggest fears in life is regret. To look back and think that I’ve wasted my time - especially my youth. Moments in which I thought about the future, worried I might regret not seizing the moment, instead of just living it! Nights Like These is one of those moments: time passing while you’re hovering above it all, feeling outside real life, as if you’re watching it on TV. Knowing one day you’ll look back and regret not making the most of it. I’m really proud of the way the song captures those feelings and it’s also a real toe-tapper, with an infectious chorus that won’t leave your mind!"

“Clyde” is a darkly romantic, modern outlaw love story — inspired by the classic film Bonnie & Clyde. Written mid-flight after a vivid dream, Ella scribbled the lyrics on an airplane napkin… and found them months later while moving house. The song came together in minutes — a sign, perhaps, that some ideas refuse to stay hidden.

“Hold You Close” has been a staple in Marlon Hoffstadt’s set throughout 2025, amping up anticipation for the track’s release. Peter Xan has joined him at numerous shows – including his Los Angeles and New York pop ups and during his recent Warehouse Project takeover in the UK.

Una ragazza di sedici anni, promessa a un uomo che non ha scelto, il destino già scritto da altri, il silenzio come unica lingua concessa. Non è una scena d’archivio etnografico, è un’immagine antica che torna a bussare, ruvida come la pietra, alle porte della contemporaneità. Ed è il punto di partenza di “Rituale”, il nuovo singolo di IBLA prodotto da James & Kleeve e Salvo Scibetta per The Orchard.

“ROMA” vede la produzione artistica di Mauro Paoluzzi, compositore e arrangiatore di lungo corso; tra le sue composizioni si annoverano le musiche di “America” e di “Latin Lover” di Gianna Nannini, “A lei” di Anna Oxa, “Fermi” di Mina, “Mi manchi” di Loredana Bertè. Produttore per album di Mango, Bluvertigo, Patty Pravo; eccellente chitarrista e batterista, ha suonato per Roberto Vecchioni, Gino Paoli, Gianna Nannini, Antonello Venditti, Fabio Concato e tanti altri. La band racconta con queste parole il sentimento che ha ispirato il brano: “Roma, la capitale della bellezza, è oggi maltrattata e mal governata. Potere e cittadini hanno smarrito il rispetto per la città un tempo la più splendida al mondo. Il sogno della sua antica magnificenza è ormai dissolto”. Il mastering è affidato a Steve Lyon produttore discografico e ingegnere del suono che ha collaborato con artisti del calibro di Paul McCartney come nel singolo di gran successo “Once upon a Long Ago”, Depeche Mode (“Violator”); i The Cure (“Wild Mood Swings”); Paradise Lost; Laura Pausini, Eros Ramazzotti e tanti altri.

Diva Destruction is the Los Angeles-based project led by singer, songwriter, and producer Debra Fogarty, known for blending classical musicianship with industrial edge and raw emotional honesty. Hits like 'The Broken Ones' have made her a staple of the goth scene, and this new remix adds the dramatic flair of Das Ich, the legendary German industrial band whose recent album reached number one on the DAC Alternative Charts. Over the past year, Diva Destruction has returned to the global stage, performing at Wave Gotik Treffen, headlining in Los Angeles for the first time in 20 years, and playing festivals in Mexico City and Santiago, Chile. 'All I Want' marks a rare joyful turn in Fogarty’s songwriting, which she describes as “a real turning point because my life has finally changed for the better.” With shimmering keyboards and intense electronic textures, the track blends elation and power in a club-ready, human-hearted anthem.

SO LONG is a song about "letting go" - of people, places, ideas, habits or anything that doesn't serve you in this life anymore. We all have dead weight that we carry for too long sometimes. Every so often, we must tell ourselves that enough is enough and it's time to move on. If you want a hot cup of fresh tea, you must first, pour out the old, cold tea in the cup.

“In Your Hands” di Valerio Schifano, è una canzone che parla di fiducia; di presenza e di resilienza. Racconta la gratitudine verso chi resta, anche quando tutto sembra incerto e di come la vicinanza di una persona, possa restituire equilibrio e luce nei momenti di maggiore fragilità. Non si tratta di un amore idealizzato, ma di un legame reale, fatto di gesti semplici e di comprensione profonda, dove la forza nasce dal sentirsi accolti e compresi anche senza bisogno di usare le parole. Musicalmente, il brano si muove tra sonorità pop e atmosfere delicate dal respiro internazionale. L’interpretazione vocale di Martina Costanzo è crescente e sincera: capace di trasmettere vulnerabilità e forza allo stesso tempo. Il brano unisce un’intensa sensibilità emotiva a una scrittura diretta e limpida, in cui si trasforma la fragilità in un messaggio di speranza. “In Your Hands” è un invito a riconoscere il valore di chi ci sostiene: che si tratti di una presenza fisica o di un qualcuno che non c’è più. Di un angelo custode o perfino di Dio. E’ un inno e un tributo a tutte le presenze che ci aiutano a ritrovare la strada e a credere di nuovo in noi stessi. In un tempo e in un mondo in cui la violenza, il trash, l’oscurità e la desertificazione dei sentimenti umani sono ormai la normalità, “In Your Hands” è un filtro di luce: “le mani” che possono portarci in salvo regalandoci la speranza.

Dopo aver partecipato alle selezioni di Sanremo Giovani le 4 sorelle di Varazze tornano negli sulle piattaforme di streaming con il nuovo singolo L’Ultima Volta: un brano che racconta la delicatezza dei ricordi e la nostalgia delle piccole cose che, senza accorgercene, viviamo per l’ultima volta. Un viaggio intimo nei ricordi, dove ogni immagine – un grembiule stirato, una notte di Natale, un treno non preso – diventa simbolo del tempo che scivola via in silenzio. Con una scrittura sincera e cinematografica, il brano cattura quel momento impercettibile in cui ci si rende conto che qualcosa è finito, che un gesto quotidiano è diventato passato. “E non lo sai che era l’ultima / finché non manca e non ritorna” è il cuore pulsante della canzone: una riflessione universale sul valore dell’attimo, sulla fragilità delle emozioni e sulla consapevolezza che nasce solo quando qualcosa non ritorna più. È una lettera aperta ai ricordi, un invito a guardarsi indietro con tenerezza e a riconoscere la bellezza nascosta nelle cose più semplici, quelle che, se mancano, “per prime fanno male”. Il brano, distribuito da Maledetta Records, sarà disponibile da venerdì 28 novembre in radio e in tutte le piattaforme di streaming mondiali.

“My Own Way” di Sepalot & Illa J scivola come luce solare attraverso veneziane impolverate — caldo e silenziosamente ribelle. Illa J canta con grazia pacata, la sua voce che fluttua sopra tasti color seppia e batteria leggermente crepitante che richiama l’eredità soul del fratello J Dilla. Il brano sembra sospeso tra epoche: il fruscio delle vecchie cassette incontra la nitidezza moderna, nostalgia avvolta in sicurezza di sé. Più che una dichiarazione, è una meditazione — una morbida affermazione che trovare il proprio ritmo è la ribellione più autentica. Per i fan del collage soul degli Avalanches o del funk ovattato dei Khruangbin, è puro balsamo da cuffie.

Hugo Chastanet releases Moonfish, a new track from his album From The Trees. A song about grief, Moonfish is Hugo Chastanet's new power-pop single. For this bittersweet tribute to a childhood friend who has passed away, the Clisson-based musician evokes the comforting spirits of George Harrison and Big Star. A song full of energy and joy, healing despite the underlying nostalgia. Check out the video for this new single and download the full song via the link below.

La cantautrice sarda Serena Schintu torna dal 27 novembre con un nuovo singolo dal titolo Oggi No, un brano dal ritmo incalzante e dal sound energico, capace di catturare l’ascoltatore fin dal primo ascolto. Staccare da tutto e da tutti, dalle giornate frenetiche che causano stress – spiega l’artista –. C’è il bisogno di ricaricare le batterie per poi ripartire, di allontanarsi dai rumori di fondo che si sommano ai pensieri e alle notizie negative che ogni giorno ci circondano. Voglio vivere di emozioni pure, quelle che fanno stare bene. Pensare al domani non dal giorno prima, ma quando sarà il momento. Assaporare ogni istante senza troppi pensieri. Per una volta, limitarmi a essere soltanto una semplice spettatrice. A dispetto del titolo, Oggi No è un brano ricco di significato: la scelta sonora, dinamica e pulsante, si pone in contrasto con il tema della pausa e del distacco, esprimendo perfettamente la tensione tra il desiderio di fermarsi e la difficoltà di farlo davvero. La voce di Serena si muove con agilità, quasi senza respiro, fino allo special in cui sembra rivolgersi direttamente a sé stessa: un dialogo interiore in cui passato e futuro svaniscono e resta solo l’importanza del presente. “Domani poi sarà diverso, domani darò il meglio, ma oggi no” – il ritornello si ripete come un mantra, un invito a ritrovare la propria autenticità e a concedersi il diritto di fermarsi. Il singolo è disponibile su tutte le piattaforme digitali, mentre il videoclip ufficiale è online sul canale YouTube dell’artista e sui suoi profili social.

Barcellona, 2025 — La cantautrice italiana residente in Spagna Elena Ley, conosciuta dal pubblico come la voce italiana in Spagna e recente secondo posto nella categoria Cantanti e Compositori di SanremoSenior 2025 — uno dei palcoscenici più prestigiosi dedicati ai talenti over 34 provenienti da tutto il mondo — lancia il suo nuovo brano, una canzone intensa e carica di energia emotiva. “Luce”, secondo singolo tratto dal suo prossimo album Connectando, è un brano profondo che racconta il momento in cui una scintilla interiore rompe il silenzio e apre la strada al riconoscimento della verità e a un cambiamento personale. Con la sua voce calda, espressiva e immediatamente riconoscibile, Elena Ley guida l’ascoltatore in un viaggio fatto di fragilità, coraggio e autenticità. “‘Luce’ è nata in un periodo di trasformazione,” racconta l’artista. “Parla di una relazione falsa, alla quale ci si aggrappa per amore, senza voler vedere la verità. È una canzone che mi ha cambiata mentre la scrivevo, e spero che possa illuminare anche chi la ascolta.” Il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 28 novembre 2025, accompagnato da un videoclip ufficiale girato a Teià, nella provincia di Barcellona, luogo in cui l’artista risiede. Nel video compare anche uno dei suoi migliori amici, che ha voluto affiancarla in questo progetto speciale.


“Un posto migliore”, il nuovo singolo di Federico Vassallo che arriva dopo l’uscita di “Fottuta Estate “pubblicato il 6 giugno e accolto con ottimi risultati dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Un posto migliore un brano intenso, poetico e profondamente intimo che racconta l’amore come luogo sacro, rifugio e rivelazione. Con una scrittura diretta e cinematografica, Federico dipinge sentimenti reali senza artifici: la pioggia sui capelli, i difetti di due “supereroi sopravvissuti al mondo”, la città che fa da sfondo a un legame che salva, consola e brucia. Un brano che parla di cura reciproca, di ferite che si ricuciono a vicenda, di una intimità capace di diventare esperienza spirituale. «Un posto migliore racconta l’amore nella sua forma più pura e misteriosa – spiega Federico Vassallo – quella che oltre la fisicità diventa quasi una preghiera. Quando due persone si amano davvero, l’atto d’amore diventa un atto di fede. È la storia di due anime imperfette, “sopravvissute al mondo coi difetti da supereroi”, cioè che credono di sapere tutto e sbagliano, di brutto, si alternano tra fragilità e forza. Insieme ricuciono le proprie ferite, quelle che si sono provocati loro stessi, trovando nella vicinanza l’unico rifugio possibile. La pioggia qui purifica e unisce come l’acqua santa, l’amore è quasi un rito fisico e spirituale: la città si spegne, resta solo la luce di un sorriso tra fulmini e rock. Non esiste un posto migliore per sentirsi vivi, per toccare il cielo, per parlare con Dio». Il brano alterna dolcezza e potenza emotiva: «Ho voluto un arrangiamento di chiara matrice rock, capace di bilanciare potenza e introspezione – racconta il produttore artistico Francesco Giacomello – l’introduzione con Wurlitzer e glockenspiel evoca la pioggia leggera, mentre le strofe acustiche lasciano spazio nel ritornello a chitarre elettriche e a un synth lead che accompagnano il verso “non conosco un posto migliore per parlare con Dio” come un grido al cielo. Il finale, dominato da una pioggia intensa e purificatrice, chiude il brano con un senso di compiutezza e catarsi.»

“EMME” è il nuovo singolo di EMMEDIMODESTO, disponibile dal 28 novembre su tutte le piattaforme digitali: un brano diretto, crudo e ironico che racconta la tensione continua tra identità, fallimento e voglia di riscatto. Con il suo stile tagliente e un linguaggio intriso di riferimenti pop e vita urbana, l’artista trasforma la propria esperienza personale – fatta di errori, eccessi e consapevolezze – in una narrazione sincera e senza filtri. Nel flusso serrato di rime e immagini, “EMME” si fa lettera aperta a una generazione disillusa, cresciuta in un mondo in cui apparire sembra contare più di essere. Tra punchline provocatorie e autoironia, emerge la volontà di rompere gli schemi, di non farsi definire né dal giudizio altrui né da un sistema.

Giocoso nel suono e grande nell’attitudine – fate spazio al nuovo singolo degli IKAN HYU, PINK NOISE! Il singolo prende il nome da un fenomeno acustico, il rumore rosa, che – simile al rumore bianco – è composto da una fitta quantità di frequenze che ricordano il suono di una cascata. Il duo crea questo suono con il loro sintetizzatore Moog; lo si può sentire per tutta la canzone e riempie anche alcune parti del testo durante il ritornello. « Non sono qui per decorare, sono qui per riempire la stanza » – una frase centrale del brano – non è solo una dichiarazione che rispecchia la presenza scenica del duo, ma riflette anche l’energia che entrambe portano nel processo di songwriting. Per IKAN HYU, scrivere musica significa divertirsi ed esplorare, ma anche esporsi e esprimere la propria opinione. Ciò che è iniziato come una giornata di jam e produzione a Vienna, in cui Hannah (di solito batterista) ha cambiato ruolo suonando la chitarra, si è concluso in modo altrettanto organico, con voci e overdub scritti e registrati nelle Alpi durante le pause tra un tour e l’altro. Come nel precedente singolo side fx, PINK NOISE presenta le voci principali sia di Anisa che di Hannah – anche se l’atmosfera è molto diversa. Mentre side fx è un brano onirico e malinconico, PINK NOISE è una testimonianza audace della forza sonora degli IKAN HYU.

"Summer Feels Colder" è il nuovo singolo di Ilario Corona, disponibile su tutti i digital store. Un pezzo di musica elettronica e dance che mescola la voglia di ballare a un momento di introspezione. Il brano si apre con suono delicato che piano piano ci fa entrare nel vivo con un ritmo emozionante per raggiungere poi climax del ritornello. E' qui che il ritmo esplode e mentre si parla di solitudine, le gambe decidono che è il momento di ballare. Ilario Corona fa sentire la sua esperienza in una produzione impeccabile dove voce e melodia suona all'unisono facendo vibrare il cuore. "Il brano racconta il senso di solitudine quando in estate sono solo in città e tutti sono al mare. Un'estate dove il calore svanisce per lasciare il posto al freddo nell'anima sperando passi presto questo periodo e possiamo ancora stare insieme", così l'artista descrive la propria canzone.

The track blends retro-styled hard-rock textures with the band’s cinematic edge, exploring the tension between real human connection and the constant pull of digital distraction. The song examines how technology can both connect and isolate us, capturing the quiet fractures in relationships when attention is divided and presence is fleeting. Musically and lyrically, it creates a vivid space where withdrawal feels easier than facing reality, offering a reflective yet powerful listening experience. 'Flaketown' comes from Curfew’s debut album 'Black Doll’s Eyes', out now, recorded, mixed and mastered by Shaun Cadogan at Temple Lane Studios. The band, made up of Jj Smilez, Gavin Dunne and Mick Caffrey, have already earned support from RTÉ 2FM, Nialler9, Hot Press, GoldenPlec and Radio Nova, and will celebrate the album and single with a headline show at The Grand Social, Dublin on 23 December. With 'Flaketown' and 'Black Doll’s Eyes', Curfew establish themselves as one of Ireland’s most exciting emerging rock acts.

Il duo elettronico Nineteen Sixty-Two annuncia l’uscita del loro nuovo singolo “Silence”, disponibile dal 5 dicembre su tutte le piattaforme digitali. Il brano, che si muove tra le atmosfere ipnotiche e pulsanti della melodic techno contaminate dalle melodie della trance music , rappresenta un inno alla musica elettronica. "È una traccia vibrante ed energica che porta l’ascoltare a chiudere gli occhi e a lasciarsi andare, accompagnandolo in un viaggio immaginario nelle profondità della musica trance”, racconta l’artista. “Silence” è un viaggio sonoro che cattura l’anima di chi lo ascolta, con sonorità calde, ritmi avvolgenti e una produzione raffinata, il singolo è un invito a lasciarsi andare, ballare e sentirsi liberi. Con una struttura musicale avvolgente e una produzione curata nei minimi dettagli, il singolo unisce visione e ritmo, emozione e tecnica. Il lancio sarà accompagnato da una campagna promozionale sui canali ufficiali dei Nineteen Sixty-Two, pronti a coinvolgere la loro community in questo nuovo capitolo del loro percorso artistico. “Silence” non è solo musica: è una viaggio sonoro che conferma la cifra stilistica dei Nineteen Sixty-Two, fatta di groove sofisticati, energia positiva e melodie ipnotiche.

È una canzone sui rapporti moderni ,su come qualcuno possa farti sentire una regina, solo per toglierti la corona subito dopo. Parla del narcisismo, delle illusioni, e di quella libertà che a volte perdi senza accorgertene. Tutto raccontato in napoletano e musicato con un'anima latina ritmata e passionale. Credo che il brano possa essere adatto al vostro palinsesto e in linea con le vostre trasmissioni dedicate alla nuova musica. Restiamo in attesa di risposta, grazie, cordiali saluti, I FaTo, Fatima Barresi e Tommaso Amorino.

Armenian-born, Salzburg based artist, GOHAR was destined for music from the start. After graduating from the world famous Mozarteum in Salzburg, Austria, she seemed poised for greatness in the opera world. Yet, something shifted. What once felt like a dream soon revealed itself as a mask - one she could no longer wear. She stepped away from the familiar into the unknown... "It’s about being seen and judged only for the surface - the face, the body - while the other inner strong parts of me got called “too much, aggressive”. “No Saint” is a middle finger to shrinking myself just to fit someone else’s idea of who I should be. I’m not perfect, sometimes soft, at times harsh, simply no saint - and that’s exactly the point.."

Osea Codega è un musicista italiano con uno stile davvero unico e originale. Di recente ha pubblicato un nuovo singolo dal titolo “Joy”. C’è molto lavoro e soprattutto molto pensiero dietro questo brano, in particolare perché l’artista inizialmente aveva cercato di esprimere lo stesso concetto con un testo più elaborato, arricchito da un numero maggiore di parole. Con il tempo, però, ha compreso che un tema così viscerale e profondo, come il desiderio di condividere la gioia con gli altri, richiedeva un approccio più essenziale. Per questo motivo ha scelto uno stile lirico quasi simile a un mantra, caratterizzato da poche parole, ma cariche di significato e rese in maniera autentica e personale. Queste parole semplici riescono a trasmettere un’emozione rara e intensa che definisce l’anima del pezzo. Se la canzone avesse avuto un testo più ricco di parole, forse non avrebbe raggiunto lo stesso livello di impatto emotivo, così personale e profondo. Questo brano rappresenta un chiaro esempio di come, a volte, le emozioni umane più pure trovino la loro forma migliore nell’espressione più semplice. Ancora una volta Osea dimostra la sua capacità di unire sensibilità artistica e talento musicale. La musica completa il messaggio. Il beat si distingue per un carattere elettronico, con influenze techno e melodie accattivanti che restano in mente. La linea di basso accompagna in modo impeccabile la batteria elettronica, contribuendo a creare un ritmo pulsante e dinamico che dà vita al brano.

MIKY RUNNER ( Michele Grottoli) torna con un nuovo brano energico e raffinato, "CAN I FEEL IT", destinato a diventare un must per gli appassionati di Tech House e musica elettronica underground. Caratterizzato da un groove avvolgente e produzioni di alta qualità, il singolo porta l’ascoltatore in un viaggio sonoro fatto di bassi potenti, ritmiche coinvolgenti e atmosfere immersive, ideale per l’estate nei club e la programmazione radiofonica. Il talento di MIKY RUNNER si riflette in ogni dettaglio del brano, frutto di un lavoro accurato in studio volto a creare un sound che unisce innovazione e vibrazioni classiche della musica house. "CAN I FEEL IT" è ora disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming e pronto a far sentire la propria voce nelle playlist di DJ e radio italiane. Invitiamo le radio a inserire questa traccia nelle loro rotazioni per supportare la crescita di un artista che sta facendo parlare di sé nel panorama elettronico nazionale.

Un posto sulla terra è anche il titolo del nuovo album di Erica Boschiero che, da sempre impegnata per la pace e l’ambiente, accanto a importanti realtà e movimenti come Art For Human Rights (per la quale ha già suonato a Praga, Parigi e Dublino) e la Fondazione PerugiAssisi (per cui è stata incaricata della direzione artistica dell’evento finale della Marcia della pace), rinnova così la sua sfida di sempre, in difesa di una natura risanata e per un’umanità finalmente al riparo dai suoi stessi disastri. Nove splendide canzoni, capaci di catturare ogni sfumatura della voce di una straordinaria interprete, tra melodie più aperte e distese che aumentano la magia del suo canto. E, di nota in nota, si è come avvolti da una forza delicata ma potente, capace di lenire le sofferenze del presente così che davvero queste canzoni si rivelano essere “shaped perfectly to our times”, come sono apparse a uno scrittore come Colum McCann. Il singolo, in particolare, è una canzone sulla necessità di una fuga per porsi alla ricerca di un luogo dove sentirsi finalmente a casa, tra fragilità e determinazione, dolore e rinascita, per approdare a una nuova consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda.

The track is a haunting exploration of digital isolation, blending EDM, electro-pop, and experimental art rock with sharp, socially conscious lyrics. Written and produced by Carrie Schoenfeld, it captures the emptiness behind online connections while delivering a rhythmically irresistible, genre-defying sound. Praised by Fame Magazine and EARMILK for their fearless artistry, alongside Clash Magazine who heralds them as "not here to soothe, here to shake you up", Energy Whores continue to push boundaries with socially charged, danceable music. 'Electric Friends' marks the latest chapter in their ongoing exploration of modern connection, rebellion, and the performative nature of the digital age.

The first snowflakes are dancing — and we’re dancing through life to the single “La vie en bref” by the Bernese band Feet Peals: to multi-voiced, anthemic and Francophone turbo-folk — that’s what the band aptly calls their sound, which chases away the autumn and winter blues. With their previous singles, they have been heard in recent years on various SRG and indie radio stations. And singer, lyricist, and composer Patrick Zeller is celebrating another success this week: the film composer and his directing team received the Bern Film Award on Monday, 17.11.2025.
contro la violenza sulle donne, lasciami andare via di Ivanadea Ivanadea Lumento è una cantautrice e songwriter di origine pugliese ma di adozione abruzzese. Vive e lavora a Pescara come consulente finanziario. Parallelamente alla sua professione, coltiva da sempre la passione per la musica e la scrittura, unendo rigore e sensibilità artistica in un percorso creativo intenso ed autentico. Dal 2008 è Soprano presso il Coro dell’Accademia di Pescara, del Maestro Pasquale Veleno, esperienza che ha affinato le sue capacità vocali ed arricchito il suo bagaglio musicale, permettendole di esplorare mondi sonori che spaziano dal classico al contemporaneo. Nel suo percorso di cantautrice Ivanadea fonde melodia e parole per raccontare emozioni vere e tematiche profonde, con uno stile che unisce pop d’autore e sonorità moderne. La sua scrittura nasce da un’urgenza comunicativa e da un forte desiderio di dar voce a chi spesso resta in silenzio. Con il brano” Lasciami andare via” affronta il tema delicato e purtroppo sempre attuale della violenza contro le donne, trasformando la sofferenza in un messaggio di speranza, consapevolezza e rinascita. Ivanadea collabora con diverse Etichette musicali portando avanti un Progetto artistico che vuole essere anche Sociale al fine di utilizzare la musica come strumento di riflessione, empatia e cambiamento.

Il cantautore aron! torna con altre vibrazioni “da caminetto acceso” proprio in tempo per le feste con il suo nuovo EP, cozy you christmas, ancora una volta su Verve Records. L'EP include 3 nuovi scanzonati brani del ventuenne artista (uno da seguire…): "mother i'll be late" - di sua composizione - più un duetto speciale con la sua amica e collega Hohnen Ford per una nuova versione natalizia di "cozy you", e infine un ricco arrangiamento del grande successo natalizio di Frank Sinatra “mistletoe and holly”

Island Records augura Buon Natale con il meglio delle canzoni natalizie internazionali presenti nel catalogo. Da oggi, infatti, è disponibile in radio una selezione di brani natalizi, tra grandi hit senza tempo e nuove uscite, appositamente pensata per accompagnare l’ascoltatore al periodo più magico dell’anno! Inoltre, da oggi è aggiornata anche la playlist ufficiale della label su Spotify, arricchita ora con le canzoni dedicate al Natale e alle feste invernali. Protagonisti della selezione radiofonica sono i singoli, già editi o novità del momento, di alcuni degli artisti di punta della label che quest’anno con i loro progetti sono stati personaggi fondamentali nella scena musicale internazionale, come Taylor Swift, che con l’album “The Life of a Showgirl” uscito a ottobre sta continuando a battere tutti i record, Sabrina Carpenter, che con il suo ultimo lavoro “Men’s Best Friend” si è confermata la rivoluzione del mondo pop degli ultimi anni, Ariana Grande, da poco tornata protagonista sul grande schermo con “Wicked: For Good” confermando le sue grandi doti di cantante e attrice, Conan Gray che ha conquistato i cuori più puri con il suo ultimo lavoro “Wishbone”. Ma anche gli intramontabili John Legend, Bon Jovi, che quest’anno hanno pubblicato l’album “Forever (Legendary Edition)”, oltre a Magnus Ferrell, figlio del noto attore Will Farrell e gli astri nascenti del pop Lauren Spencer Smith e Liamani. Nella selezione disponibile in radio è presente, inoltre, anche una speciale nota italiana con Elisa e la sua canzone “Quando nevica”. Tutti i brani, insieme a molti altri, sono ora disponibili nella playlist ufficiale di Spotify di Island Records, che rinnova così i propri auguri di Buone Feste, in attesa di un 2026 di grande musica internazionale. TRACKLIST: Ariana Grande “Santa Tell Me” Sabrina Carpenter “A Nonsense Christmas” Elisa “Quando nevica” Liamani “Christmas I Won't Forget” novità 2025 Magnus Ferrell “Lost Without You” novità 2025 John Legend “You Deserve It All” Conan Gray “Holidays” Lauren Spencer Smith “Last First Christmas” novità 2025 Taylor Swift “Christmas Tree Farm” Bon Jovi “Christmas isn’t Christmas”

I Good Charlotte hanno pubblicato una cover di "Fairytale of New York", l'iconico classico natalizio originariamente eseguito da The Pogues e Kirsty MacColl nel 1987. La versione dei Good Charlotte infonde nella malinconica ballata di Natale un tocco distintivo pop-punk. Mantenendo il celebre duetto tra i due personaggi e la narrazione centrale di una coppia di immigrati irlandesi che litiga a New York durante le feste, la band aggiunge la propria energia e il proprio sound moderno.


The Audreys on their evocative Christmas rendition of 'Hard Candy Christmas'. Known for their signature melancholic and intimate style, The Audreys transform Dolly Parton’s classic from the 1982 film ‘The Best Little Whorehouse in Texas’ into a bittersweet, reflective track about resilience and hope. Produced by Taasha Coates and Ryan Martin John, the single features shimmering backing vocals inspired by The Velvet Underground’s 'Femme Fatale’ and maintains the heart of Dolly’s original spirit. Since their 2006 debut, The Audreys have won three ARIA Awards for Best Blues and Roots Album, built a loyal following, and achieved multiple singles with over one million plays on Spotify. ‘Hard Candy Christmas’ follows their fifth studio album ‘Ruin & Repair’ and continues their tradition of blending melancholy, warmth, and timeless storytelling. The single is now available on all major streaming platforms and is perfect for anyone looking for a fresh, heartfelt take on a holiday classic.

'Christmas Ambulance'. Blending cinematic warmth with moments of emotional lift, 'Christmas Ambulance' is a deeply affecting new single that explores the quieter, more complicated corners of the festive season, reflecting on how joy and sorrow often coexist at this time of year. Rooted in lived experience and crafted with sharp, evocative storytelling, it moves with the fluid logic of memory: slow, hazy, and tender, yet punctuated by flashes of brightness. Mixed and mastered by Eddie Al Shakarchi (Voya), the song continues to shape the band’s emerging alt-indie sound. Formed out of a creative partnership that began at the National Film and Television School, Saltend Recovery brings together Terence (Hull), Nina (Rotterdam), and Sarah (Cardiff), artists whose backgrounds span film, animation, and classical music. After their BAFTA-winning and Oscar-nominated success with 'Wander to Wonder', the trio’s musical collaboration has flourished in Brighton, where 'Christmas Ambulance' was developed from a poem written during a difficult period of family care. With its laid-back, intimate, and quietly powerful mood, the single will resonate with listeners who appreciate the emotional honesty of BC Camplight, Elliott Smith, Field Music and Villagers.

Blending uplifting power-pop with anthemic rock, CHANDRA’s sound sits somewhere between the cinematic energy of Imagine Dragons, the grit of The Killers, and the melodic charm of Fountains of Wayne. Led by vocalist Chandra Nair, the band delivers bright guitars, big choruses and heartfelt lyrics that mix sincerity, resilience, and feel-good energy. This Friday, November 28th, they re-release “Christmas Hugs” — a joyful, catchy festive track bursting with warmth and good vibes. We hope you enjoy it! About the song: “My favourite thing about Christmas is the wave of joy and goodwill that sweeps in the moment Halloween ends. People suddenly become warmer, kinder and more forgiving, and we wanted to capture that spirit — to write a song that celebrates it and feels like a big Christmas hug all on its own.” — Chandra Nair

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